“FRANKENSTEIN. IL RACCONTO DEL MOSTRO” AL BRANCACCINO DI ROMA
Il Teatro dell’Elfo porta al Brancaccino di Roma la trilogia dal titolo “Gothika. Tre passi nel delirio”. Il primo appuntamento, in scena dal 28 febbraio al 3 marzo, è dedicato al capolavoro di Mary Shelley, “Frankenstein o il moderno Prometeo”.
La scena lascia spazio alla voce tetra e intensa di Elio De Capitani e ai disegni di Ferdinando Bruni, icastici ed espressionisti della vicenda. Si focalizza drammaticamente lo sviluppo interiore dell’essere a cui ha dato vita Viktor Frankenstein. La commovente innocenza puerile della creatura appena nata trova un limite nella sua orrenda deformità fisica. E non è un caso che il primo gesto che faccia, venuta al mondo, è quello di strizzare gli occhi per il dolore, più che aprirli alla luce. L’evoluzione di una personalità che scopre il mondo è ben espressa attraverso le sensazioni primarie di freddo e di caldo, o attraverso lo stupore per le capacità prodigiose del fuoco, che pure scotta se toccato. Ma imparare la realtà è saper dire la realtà: di qui i progressi fatti prima con la parola e poi con la scrittura. Lo sviluppo cognitivo implica lo sviluppo della personalità, di una personalità buona e sincera, che pure dovrà fare i conti con la diffidenza e la violenza dell’uomo, incapace di andare oltre la bruttezza fisica. Il confronto con l’altro, quindi, se da un lato arricchisce la creatura, dall’altro le imprime i segni della malvagità e dell’ottusità umana. La creatura è diventata mostro, ma il responsabile di questa metamorfosi è stato proprio l’uomo.
Lo spettacolo riesce a dare nuovamente voce a “Frankenstein”, uno dei miti della letteratura che affonda le sue radici nell’inquietudine della paura umana per il diverso, con un’interpretazione magistrale, toccante e coinvolgente che ci lascia ammaliati davanti alle espressioni del volto di De Capitani, illuminato da un’unica fenditura di luce nel buio, quasi una flebile speranza nell’orrore di un racconto di cui ben conosciamo il tragico epilogo.
La trilogia continua al Brancaccino di Roma con “Omaggio a E.A. Poe” dal 7 al 10 marzo e con “Il fantasma di Canterville”dal 14 al 17 marzo.
Sardone/Zito
Foto di Luca Del Pia