Data unica, sabato 19 ottobre, per Danio Manfredini e il suo spettacolo “Divine”, liberamente ispirato all’opera di Jean Genet “Nostra Signora dei Fiori”. Uno spettacolo visionario che vede protagonisti la voce di Danio Manfredini, che prende forma fluidamente in ogni personaggio attraverso la narrazione della storia, e i suoi disegni, che vengono proiettati sul fondale e che danno un’immagine precisa e diretta alla narrazione con pochi tratti decisi ed essenziali.

Una storia che ha al centro un ragazzino, Louis, che vive con la madre e che incontra per caso, un giorno andando a scuola, Alberto, con cui scopre per la prima volta un contatto fisico che lo rende consapevole della sua identità. Louis infatti, tempo dopo, a Parigi, si identificherà in Divine, un travestito che vive in un solaio con la vista sul cimitero di Montmartre, conducendo una vita di prostituzione; Divine in questo modo conosce Mignon, un criminale che spesso commette furti per poter vivere.

“Mi affido alla notte come un uccello si infila nelle fauci del serpente.”

Grazie a Mignon, Divine conosce anche Adrien, soprannominato Nostra Signora dei Fiori, un giovane bellissimo che, in mancanza di soldi, arriva a commettere un gesto estremo, un omicidio e che per questo verrà arrestato e condannato a morte.

“Ho passato la mia vita a gettarmi giù da una rupe.”

Una storia narrata con profondità dalla molteplicità dei personaggi che confluiscono nella voce di Danio Manfredini, che si conferma un artista straordinario e poliedrico, non solo per la sua indiscussa capacità attoriale, ma anche per il talento nell’arte visiva: nei suoi disegni, bellissimi e essenziali, lo spettatore percepisce le emozioni, ma anche il corpo e l’animo di ogni personaggio. Ogni atto raccontato, anche quello più estremo, è permeato da un’aura armoniosa. Divine rimane il punto di riferimento, il perno attorno al quale si muove tutto il resto, che continua ben oltre il finale.

Andato in scena a Alta Luce Teatro di Milano sabato 19 ottobre 2019.

Roberta Usardi