Dal libro di Elvio Fassone nasce lo spettacolo “Fine pena ora” al teatro Kismet di Bari

Penombra. Corde appesa al soffitto formano un triangolo nel quale un uomo accovacciato su uno sgabello cerca di trovasi in equilibrio in un micro universo, dal quale per lui è impossibile uscire.
Dalla platea, una figura con una lunga e imponente toga si avvicina al palco e da qui i dialoghi si fanno sempre più vivi e concitati, tracciando e delineando una storia narrata tra le righe del noto romanzo Fine pena: ora, scritto dall’autore e magistrato ex componente del Consiglio Superiore della Magistratura Elvio Fassone. Un estenuante maxiprocesso svolto nel capoluogo piemontese intorno agli anni ’80 del Novecento che vedeva alla sbarra l’associazione di stampo mafioso di origine catanese.
Dopo innumerevoli udienze e una sentenza lunga circa tre ore, quest’ultima decreta la vita di molti condannati al carcere a vita, ma un ergastolano magistralmente interpretato da Salvatore D’Onofrio, noto attore de La scortecata e Cani di Bancata di Emma Dante, fa breccia nel cuore e nell’animo del giudice e Presidente di Corte d’Assise nel maxiprocesso, interpretato da Giuseppe Nitti, attore formatosi al Teatro Stabile di Torino. In scena anche l’attrice Costanza Maria Frola, coinvolta in diverse produzioni firmate Tedacà.
Una sorta di Caino criminale e assassino che, confinato tra le corde annotate cerca di sciogliere quei valori che ha perso e tenta disperatamente di trovare risposte in una giustizia in cui vuole credere e che la fitta corrispondenza con il magistrato li fa sperare confidando, tuttavia, in un sistema corrotto, che non porta alla restituzione della vita della personale colpevole, ma al suo eterno isolamento e emarginazione sociale. Parole che suonano come macigni quelle riportare in scena attraverso la drammaturgia e l’adattamento di Simone Schinocca il quale ha curato la regia insieme a Valentina Aicardi.
La travolgente scenografia e il light design sono stati pensati e realizzati da Sara Brigatti e Florinda Lombardi, le quali hanno saputo ben ricreare la claustrofobia e la chiusura di quelle sbarre senza mia appesantire, ma al contrario enfatizzando le parole e i dialoghi tra li attori.
In collaborazione con Festival delle Colline Torinesi lo spettacolo “Fine pena ora” è andato in scena sabato 16 marzo presso la Cittadella degli Artisti di Molfetta e domenica 17 al Teatro Kismet di Bari nella Stagione “Bagliori” 2023-2024 curata dalla direzione artistica di Teresa Ludovico.
Lucia Amoruso