Dopo l’esordio questa primavera con “Ricominciare” (qui l’intervista), seguito da “1000 Malibù” la cantautrice dall’identità misteriosa Omär torna con un nuovo singolo, “Ci risiamo”, uscito lo scorso 30 ottobre, con il videoclip diretto da Fulvio Bellanzin. Abbiamo fatto a Omär qualche domanda sul nuovo singolo e non solo.

Ciao Omär, da poco è uscito il tuo terzo singolo, dal titolo “Ci risiamo”, un brano molto struggente. Canti nella prima strofa: “Ti ho chiamato in silenzio, non stai attento, avevo un uragano dentro qui ferma davanti allo specchio” un’immagine molto potente, lo specchio mette a nudo l’anima?

Lo specchio riesce a catturare lati di noi che neanche noi stessi percepiamo. Il concetto che volevo far passare in questo punto è il contrasto tra l’uragano interiore e l’apparente calma esteriore, ma lo specchio non si può ingannare. 

Nel video diretto da Fulvio Bellanzin i protagonisti alla fine si riconciliano, ma è un altro inizio uguale agli altri o la risoluzione?

È un nuovo inizio, o almeno la speranza di un nuovo inizio. Il finale lo decidete voi.

Prima di “Ci risiamo” hai pubblicato “Ricominciare” e “1000 Malibù” anch’esse canzoni che parlano di un amore finito, il tema della rinascita è il filo conduttore anche dei prossimi brani?

Questi tre brani sono nati in una sequenza abbastanza ravvicinata, il mood durante questo periodo era un po’ quello della rinascita. Nei prossimi ci sarà qualcosa di diverso.

Quali sono i tuoi prossimi progetti in studio, un nuovo singolo o un album?

Sono già in studio per registrare nuovi singoli e spero di farveli sentire molto presto! 

Roberta Usardi

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