“Chiaro Scuro – Caravaggio’s paintings brought to life” al Teatro Romano di Verona
La Gaspari Foundation, nata nel 2018 per volontà della famiglia Gaspari, è un ente senza scopo di lucro che si è posto come obiettivo la diffusione e l’elevazione delle arti e della cultura, promuovendo la creatività dei giovani. Il 28 agosto, al Teatro Romano di Verona, la fondazione si è resa promotrice di uno spettacolo straordinario, applauditissimo fin dal principio.
Paolo Belloli dirige con ardore e maestria la Milano Chamber Orchestra che, con soli strumenti ad arco, si rende co-protagonista sul palco, aprendo con la Holberg Suite di Grieg. L’attore principale è il celebre pittore Michelangelo Merisi, alias Caravaggio, le cui principali opere del 1600 sono portate in scena e in vita dagli eccezionali Gaetano Coccia, Francesco Ottavio De Santis, Antonella Parrella di Teatri 35. La compagnia partenopea lavora e sperimenta da molti anni sullo stile del tableau vivant, riuscendo a trasformarsi in un portale attraverso cui gli spettatori possono attraversare l’arte e toccarla con tutti i sensi. Il palco appare ricoperto da stoffe colorate, una tavolozza su cui primeggiano i rossi, i bianchi e i neri, con cui gli interpreti si vestono – e svestono – in continuazione, una catena perfetta, senza incertezze, con gesti armonici, pieni e dosati. Mentre l’Orchestra suona la Ciaccona di Merula, passando alla Sarabanda di Haendel e a Bach con Concerto per due violini, archi e basso continuo, i capolavori del Caravaggio prendono letteralmente vita. Gli attori come pennelli e colori, plasticità e luce, in pochi minuti entrano in nuove essenze.
L’Adorazione dei pastori è il primo quadro che anticipa la bravura e l’intensità emotiva, la passione e la violenza che animano i dipinti. È necessario aver compreso profondamento il temperamento e il carattere di un artista per saperlo riproporre con tale accurattezza: lo stile caravaggesco che entra nella pittura religiosa e la stravolge, con violenza e forza, con volti popolari e drammaticamente umili, con giochi potenti di luce mai visti prima. Tutto questo riappare nelle pose della compagnia che magistralmente cambia la scena e ogni composizione stupisce, come la Crofissione di San Pietro, che ripropone la stessa tensione, la drammaticità e la luce potente. Notevole anche Giuditta decapita Oloferne o Decollazione del Battista. La musica orchestrale è il copione, spazia da Monteverdi a Merula, accompagna e stimola gli attori che poggiano su essa e i movimenti orchestrali scandiscono la preparazione, l’entrata nel quadro, poi la scintilla che li accende e corpi ed emozioni divengono palpabili. È straordinario osservare l’opera pittorica che si costruisce col teatro, una sorta di climax per giungere al fatto compiuto, per osservare un capolavoro come non lo si è mai visto, una riscoperta dell’arte che ha nuovi volumi e significati altri.
Teatri 35 non lascia nulla al caso, fino al Ritratto di Caravaggio, si respira lo stile e il tormento geniale del pittore, le ombre profonde sono sempre contrapposte a una luce divina. Il chiaro e lo scuro regalano anche una commozione profonda, un’intensità che appare sui volti e sui corpi degli attori, fasciati dai drappi improvvisati che ogni volta li personificano e li stravolgono, facendosi specchio di colori vivi e accesi. Se è pur vero che un’opera tocca l’anima, questo spettacolo accende la potenza del Caravaggio che spazza via il Rinascimento e riporta santi e personaggi biblici sulla terra, senza dogmi ma con carattere e personalità propri, vicini alla gente comune, vicini a una verità. “Chiaro Scuro – Caravaggio’s paintings brought to life” racconta di una verità e l’emozione che suscita è difficile da dimenticare.
Silvia Paganini