“Catarifrangenti” è il nuovo singolo di Marquica – L’intervista
Il 15 maggio è uscito “Catarifrangenti” il nuovo singolo di Marquica, all’anagrafe Nicoletta Marchica, cantautrice milanese. Il brano è stato scritto da Marquica e suonato da Lorenzo Avanzi, che ne ha curato anche arrangiamenti, produzione, mix e master presso Avz Studios di Sesto San Giovanni.
“Catarifrangenti” è il tuo nuovo singolo, una parola non semplicissima, ma che, connessa al testo della canzone, rende perfettamente l’idea di ciò che siamo, quando e come è nata questa canzone?
“Catarifrangenti” è nata circa un anno fa, proprio dalla parola stessa che ha cominciato a risuonarmi ritmicamente in testa, come un mantra intermittente. In un’ora ho scritto tutto il pezzo. Non è assolutamente facile da pronunciare, ma trovo in queste lettere una musicalità pazzesca, non chiedermi perché, ogni parola ha un suono e un colore ben preciso sul mio corpo. Lei è gialla, energica e live, funk ed elettronica.
“Catarifrangenti” è un perfetto simbolo della società di oggi, soprattutto se si pensa alla situazione d’emergenza in cui ci siamo trovati, che ha portato inevitabilmente a ridimensionare e riparametrare la nostra vita; nel ritornello canti “quanta Tnt c’è di venerdì, smonto il mio ego qui, baciami così” e poi ancora “sono stanca di spegnermi, voglio brillare” sono versi di reazione e di cambiamento, qual è il tuo “brillare”, il cambiamento che vorresti?
Da anni propongo e produco pop che parla di cambiamenti. Sicuramente in primis, l’utilizzo dei social in modo meno ossessivo e più consapevole perché credo che la comunicazione attraverso questi mezzi fighissimi possa davvero ribaltare e riabilitare la coscienza collettiva, e non parlo solo di messaggi positivi, ma soprattutto della scelta delle informazioni e delle persone che propongano idee efficaci, reali e costruttive. L’attenzione è tutto. Fare spazio alle relazioni che ci facciano bene, ai No da dire a chi succhia la nostra energia vitale, alla rabbia che potremmo imparare a gestire meglio, ad evitarci se partissimo da noi e dal nostro volere. L’ambiente credo sia l’argomento più importante e vitale, mai come ora, il cibo sano e non solo di moda, senza diventare talebani, ma solo più capaci di sentire quanto i nostri corpi abbiano bisogno davvero di stare bene. Nel mio mondo ideale, utilizzeremmo più la bicicletta o i veicoli elettrici, le città assomiglierebbero ai modelli nord europei, anche per gli orari lavorativi settimanali. Chiaramente, essendo donna, mamma e artista, vorrei un posto dove questi tre ruoli bellissimi fossero possibili senza rinunciare al poter essere imprenditrici di sé stesse e procreatrici di vita, senza pensare sia sbagliato o idealista volerlo. Credo ancora negli umani perché giornalmente vedo, sento e frequento persone piene di vita e d’amore per sé stessi e per gli altri, che si danno un gran da fare in progetti veri e importanti. L’amore è il perno ed è ovunque, basterebbe concentrarci maggiormente sul bello, sui piccoli gesti che diventano giganti se fatti insieme. E non smetterò di pensarla così, né di cantare ciò che possa farmi vibrare e far muovere altri o il tempo che viviamo. Non mi interessa essere chissà quale esempio da emulare, ma provo ad avere coerenza con quello che scrivo, avendo un atteggiamento il più ecologico (e per ecologico non parlo solo di natura ma di rapporti interpersonali) possibile.
Potresti raccontare l’idea della copertina del singolo? Girerai un video?
La copertina è nata sul set del mio video che uscirà venerdì 22 maggio. Canto in un megafono luccicante di specchi. Vestita come Uma Thurman in Kill Bill. Ho scelto lei perché pensando al colore che mi evocasse la parola “Catarifrangenti”, è apparso il Giallo, ho alzato gli occhi e ritrovato il dvd di Kill Bill. È andata davvero così e credo molto nelle intuizioni che arrivino senza pensare troppo. Ma state tranquilli che non ci sarà spargimento di sangue, anzi:), di luce e riflessi! Sono una guerriera di pace e musica, anche abbastanza ingenua per moltissimi aspetti. Nel video canto la canzone con diversi oggetti che cito nel testo, dalla dinamite, alle riviste, al megafono appunto che rappresenta la voglia di ricordarci e urlare quanto siamo Fari Incandescenti, quanto potremmo porre attenzione a quello, più che alle polemiche sterili e inutili che alla fine ci fanno solo perdere tempo e curiosità.
Dopo il diploma alla Mas nel 2000 la tua strada artistica è stata corredata da molte esperienze di successo, tra cui anche entrare nei Dirotta Su Cuba; qual è stata per te, a oggi, l’esperienza più significativa?
L’esperienza più significativa è avvenuta lo scorso novembre, quando sono stata ospite da Fiorello su RaiPlay con la mia canzone ironica “Ansia”. Lì sono successe diverse magie e ho conosciuto persone incredibili. Ho amato tutto di quella settimana vorticosa, mi hanno chiamata il martedì e il venerdì ero a Roma a cantare. Così come il mio ultimo concerto live con il mio gruppo qui a Milano allo ZioLive, una di quelle date totalizzanti e piene di energia buona, un sacco di persone in ascolto e la voglia di non scendere più dal palco perché quello è il posto che hai scelto e vuoi condividere con le persone che stimi di più e che migliorano e rendono vive le tue canzoni.
Cosa vorresti realizzare in futuro che ancora non hai realizzato?
Cantare in nuove colonne sonore, collaborare con musicisti di estrazioni lontane dalla mia, forse un libro di poesie.
È molto interessante il progetto che lega il Tai-Chi Gong alla voce, puoi raccontare l’iniziativa che hai creato con il maestro Paolo Gorini attarverso il workshop “Il suono del corpo”?
Pratico il Tai-chi da 5 anni, è una disciplina magnifica che può aiutare moltissimo la risonanza vocale attraverso movimenti semplici e fluidi che permettono a chi canta di migliorare sia la postura che la percezione del proprio corpo durante l’emissione sonora. Paolo è il mio maestro e insieme abbiamo creato questi incontri dove alterniamo figure legate al tai-chi, ai suoni, usando vocali specifiche per ogni taoista scelto. In questi seminari ho ascoltato molte voci inizialmente bloccate ,riuscire a lasciarsi andare ed esprimersi utilizzando gli armonici che tutti abbiamo e che spesso non conosciamo o utilizziamo solo in parte. Il corpo è una casa che va aiutata a muoversi in tutta la sua bellezza e potenzialità, soprattutto quando si canta. Il Tai-chi si basa sulla fluidità dei movimenti e consiglio davvero a chiunque di poterlo provare ed innamorarsene.
Roberta Usardi
https://www.facebook.com/nicolettamarquica/
https://www.instagram.com/marquica_
https://www.youtube.com/channel/UCfk_ZG9Hv4edDx243qRVohg
https://open.spotify.com/artist/6Ez1rAKCHMLzQGsVkQDEfq