“Ago Capitano Silenzioso” di Ariele Vincenti al Teatro Ghione di Roma
“Ago Capitano silenzioso” è la storia di Agostino Di Bartolomei , protagonista del mondo calcistico della Roma. Ariele Vincenti – attraverso gli occhi del padre – scrive, dirige e ci racconta la storia quasi ignorata di uomo che era parte integrante della comunità e che per tanti anni ha portato in alto il vessillo della sua squadra del cuore non dimenticando mai le sue origini, restando sempre umile, portando rispetto ai tifosi “bisogna avere sempre rispetto della gente che paga il biglietto”.
La sua storia viene raccontata attraverso gli occhi di uno degli ex Ultrà di Curva anni ’80, cresciuto nella stessa borgata del calciatore Tor Marancia, che dopo la morte dell’amico decide di realizzare uno striscione sotto la casa di Agostino dove dà sfogo ai ricordi attraverso un lungo monologo. Ci sembra d’essere ricascati negli anni ’80, si sentono i cori e si respira la stessa aria della partita Roma-Liverpool durante la coppa dei Campioni. Esattamente 10 anni dopo la sconfitta della Roma di cui era capitano, contro il Liverpool, Agostino decise di spararsi un colpo al petto. Ariele Vincenti non vuole semplicemente raccontarci un uomo che nell’umiltà ha sempre rispettato la sua squadra, ma vuole anche raccontarci la storia di un uomo che è stato ignorato, costretto ad abbandonare la sua Roma e a concludere la carriera in una squadra minore. Agostino Di Bartolomei rappresenta quello che era il calcio di una volta, e la sua storia è anche un tributo a quella tifoseria che faceva tremare gli stadi.
La canzone finale di Emilio Stella “Il calcio figlio del popolo”conclude il monologo di Ariele Vincenti che ha emozionato l’intera platea regalando a tutti gli spettatori la parte migliore del calcio romano:
“Esistono i tifosi di calcio, e poi esistono i tifosi della Roma” – Agostino Di Bartolomei
Lo spettacolo è andato in scena dall’1 al 6 ottobre al Teatro Ghione di Roma.
Rosanna Speciale