“Una vita stronza” è il nuovo singolo della band romana Ecklettica – L’intervista
La band romana Ecklettica ha pubblicato lo scorso 12 giugno il singolo “Una vita stronza”, uno specchio della loro generazione, con sonorità che rimandano all’album di Franco Battiato “La voce del padrone”. Il videoclip del brano è stato diretto da Riccardo Cesaretti. Gli Ecklettica nascono nel 2012 e la formazione comprende Gianmarco Romanelli (voce), Gianmarco Restante (batteria), Matteo Cortini (chitarra) e Luca Molinari (tastiera).
“Una vita stronza” è il vostro nuovo singolo, con un video coloratissimo e molto anni ‘80, un brano che nel ritornello dice “E camere d’hotel, disordine, e mal di testa, e se mi dici che facciamo l’alba che se siamo in due qui ci sarà una festa”, qual è la parte “stronza” della vita per voi?
Per vita stronza intendiamo sottolineare il carattere instabile delle nostre vite ma anche della vita in generale. È proprio partendo da questa instabilità che è nata la canzone. La vita può cambiare da un momento all’altro, oggi hai delle certezze, domani quelle stesse certezze possono essere cosi lontane. In questo brano c’è l’esigenza di evadere dall’ordinario, di vivere giorno dopo giorno cogliendo ogni occasione a pieno. Definirla “stronza” le dà una connotazione di tragicomicità prendendo tutto per come viene e senza prendersi troppo sul serio.
Sempre in “Una vita stronza” c’è un verso che dice “leggere Freud non serve a niente”, nel senso che poi ciascuno si comporta come vuole?
“Leggere Freud non serve a niente” è usato in senso metaforico. Freud simboleggia la chiave di lettura per capire se stessi, per questo, la nostra è stata una provocazione. Con questa frase volevamo intendere che non serve necessariamente avere degli strumenti per comprendersi ma, a volte, può bastare imparare dalle esperienze e far tesoro di esse.
“Tutto quello che mi va” è una canzone d’amore, ma anche “La volta giusta”, singolo uscito nel 2018 è una canzone dal testo romantico, come si svolge il vostro processo creativo?
Il nostro non è un processo fisso. Può cambiare dalla situazione, dal periodo o dallo stesso momento, l’importante è che l’input di base, strumentale o testuale, ci fornisca immagini e sensazioni condivise su cui lavorare. Se partiamo dal testo, sono le immagini a suggerire le sonorità, mentre, se l’idea parte da una strumentale, sono i suoni a suggerirci le immagini.
State lavorando a un nuovo album?
Il periodo di lockdown è stato un periodo prolifico artisticamente parlando. Tutte le informazioni, i fatti e le situazioni ci hanno suggerito nuove tematiche su cui scrivere. L’idea per ora non è quella di lavorare ad un nuovo album, ma semplicemente di continuare la nostra ricerca espressiva, per poi dare una forma definitiva in un futuro prossimo. La nostra attenzione è focalizzata per ora sull’album in “UNA VITA STRONZA”.
“Ecklettica” con la “ck”, da dove viene l’idea? Come vi siete incontrati?
Il nome Ecklettica deriva dall’incontro delle nostre varie influenze musicali; Jimmy (cantante) proviene dal cantaurato italiano, Matteo (chitarrista) dal blues e dal brit pop, Luca (tastierista) dal jazz e Gianmarco (batterista) dal punk. Anche le nostre personalità hanno contribuito alla scelta del nome. L’accostamento della C e della K è stata scelta per senso estetico e per la volontà di distinguerci sin dall’inizio. Ci siamo incontrati nel 2012. L’idea di creare un’original band è stata di Jimmy e di Gianmarco, successivamente sono subentrati Luca e Matteo dando vita alla formazione attuale della band.
Con chi vi piacerebbe collaborare?
Uno degli artisti che abbiamo sempre stimato è sicuramente Max Gazzé, sia per la sua grande personalità artistica che per l’ironia che usa nei suoi testi . Sarebbe bello ed emozionante poter lavorare con un professionista come lui.
Roberta Usardi
https://www.facebook.com/safeandsound.comunicazione/