“Trans oltre l’orizzonte” di Fabrizio Mancini
La scrittura di Fabrizio Mancini è incisiva e pervade l’animo. La storia, le sensazioni, le emozioni sono veicolate in un turbine di parole graffianti che riflettono l’animo umano dei rapporti, dei sentimenti, delle scelte quotidiane, del coraggio che si sgretola pian piano tra le pagine.
Da un lato Grace con il suo passato tempestoso e la sua forza seduttiva e dall’altro Roberto, alla continua ricerca di sé. Due destini diversi che si incrociano, si scontrano e duellano per portare avanti le proprie idee riguardo la famiglia, l’amore e le scelte. Grace è una ragazza colombiana, è un trans operato e un’ex-prostituta. Roberto è un cinquantenne disoccupato che svolazza da una relazione all’altra fin quando incontra Grace che gli fa perdere la testa. I due si incontrano, si conoscono e intrecciano una relazione “oltre l’orizzonte”, diremmo.
“Chiudi gli occhi e dimmi le prime cose che ti vengono in mente sentendo pronunciare le parole ‘oltre l’orizzonte’. Chiusi le palpebre e mi lasciai trasportare nel buio dell’immaginazione. Sfida uguale rischio. Andare oltre il conosciuto significa rischiare il certo, in questo caso ciò che si vede, con l’incerto ovvero ciò che in questo caso non si vede”.
“Trans oltre l’orizzonte” dello scrittore Fabrizio Mancini (Porto Seguro, pp. 185, 13,90 euro) è il simbolo di una relazione funesta con un colpo di scena finale. Grace e Roberto hanno il tempo di amarsi, toccarsi, conoscersi, dividersi e scegliersi.
Debora Colangelo