Lo scorso 6 luglio è uscito il primo singolo degli AlterEgo, dal titolo “Panico”; il duo, che viene da Roma, è composto da Asia Chanel Beniamina Gigli e Leonardo Albani. Abbiamo fatto qualche domanda a Asia e Leonardo per conoscerli meglio.

“Panico” è un brano intenso che descrive benissimo quello che può succedere in alcuni momenti difficili, come è stato per voi scrivere questo pezzo e quando lo avete composto?

È vero, è un brano intenso, e se è risultato chiaro è perché il panico è un argomento che ci tocca da vicino in quanto Asia ne ha sofferto in prima persona… Scriverlo è stato catartico, come se lo stessimo affrontando insieme in quel momento e speriamo che possa avere buoni effetti anche per chi lo ascolterà. È un brano che abbiamo scritto recentemente, infatti è stato anche per via di quest’anno particolare che abbiamo deciso di affrontare l’argomento.

Di “Panico” è uscito un lyric video molto efficace, in cui compare (e palpita) da un lato il cuorecervello della copertina del singolo mentre dall’altro si snoda il testo tra bianco e fucsia su sfondo totalmente nero, è stata una scelta per focalizzare ancora di più l’attenzione sulle parole?

Assolutamente sì, è stato un lavoro svolto con attenzione in cui grandissima parte del merito è stato del fratello di Leonardo (Alessandro) che ha realizzato il tutto: sia la palpitazione che la scelta dei contrasti per esaltare il testo. Ovviamente abbiamo lavorato tutti insieme ma tenevamo a sottolineare il bellissimo lavoro di Alessandro.

Quanti brani avete scritto fino ad ora e qual è il vostro prossimo passo?

Abbiamo scritto diversi brani, non sappiamo bene quanti, vedremo se un giorno usciranno tutti oppure alcuni rimarranno nel cassetto, sicuramente però faremo uscire un nuovo singolo verso settembre e da lì lavoreremo per l’uscita di un progetto più grande che potrà essere un EP o un Album. Intanto continueremo a suonare e condividere la nostra musica il più possibile partecipando ad eventi e concorsi per arrivare sempre più lontano

AlterEgo come nome da dove viene?

Il nome deriva dalle tantissime cose che ci differenziano, che però riescono ad intrecciarsi quasi alla perfezione; al di là delle differenze caratteriali, abbiamo percorsi davvero antitetici: Asia ha studiato musica classica e si è laureata in pianoforte, Leonardo è totalmente autodidatta ed è nato con la musica Country, inoltre Asia ha una voce molto delicata e sottile, Leonardo molto forte e scura, due voci estremamente diverse ma che insieme si bilanciano perfettamente. Poi siamo un ragazzo e una ragazza… insomma, ci sono davvero tante cose su cui siamo uno il polo opposto dell’altra, ma la cosa incredibile è che ci compensiamo totalmente a vicenda, come pezzi di un puzzle: quando le nostre personalità si incontrano si crea qualcosa di unico, e di incredibilmente forte, si crea una sinergia bellissima.

Siete arrivati in finale al Premio Fabrizio De Andrè, che brano avete proposto e che esperienza è stata per voi?

È stata un’esperienza unica, suonare all’Auditorium mette i brividi, ma è stato bellissimo ed emozionantissimo. Abbiamo partecipato con un nostro brano ancora inedito che si intitola “Maschere”, che parla della difficoltà nel rimanere sempre se stessi durante la vita di tutti i giorni senza farsi condizionare o plasmare da ciò che ci circonda. Sicuramente un giorno anche questo brano sarà pubblicato e avrete la possibilità di ascoltarlo ovunque

Quali sono i vostri artisti di riferimento?

Del passato sicuramente Battisti e De André, mentre di più moderni ammiriamo molto Billie Eilish, Birdy e Tom Odell. In Italia è molto interessante anche il progetto de La Rappresentante di Lista insieme alle bellissime produzioni di Dardust. Se invece parliamo principalmente di testi, Rancore è tra quelli che ammiriamo maggiormente.

Capita spesso che si frequenti l’università e che parallelamente si coltivino altre passioni, infatti Asia è diplomata in pianoforte e Leonardo è un one man band con la chitarra, ma quando avete capito che era la musica la vostra strada e soprattutto il vostro duo?

Lo abbiamo capito fin da subito, è venuto spontaneo, la musica ci dà emozioni che nessun’altra cosa al mondo sarà in grado di regalarci e la cosa ha avuto un incremento ancora più grande nel momento in cui abbiamo iniziato il duo perché condividere queste emozioni con una persona così importante amplifica le emozioni in maniera enorme. Ovviamente anche l’ingegneria fa parte di noi e della nostra vita e siamo molto contenti di riuscire a portare avanti entrambi i progetti.

Qual è un sogno che vorreste realizzare con la vostra musica?

Il sogno sarebbe quello di essere apprezzati e capiti da più gente possibile. Sapere che ciò che creiamo sia importante per le persone e che queste si possano rispecchiare in ciò che diciamo, che possano trovare spunti di riflessione o divertirsi, sarebbe un orgoglio ed è il motivo per cui lavoriamo ogni giorno. Speriamo di suonare su grandi palchi un giorno e realizzare questo sogno, ma per riuscirci dovremo lavorare tanto e non perdere mai il legame che c’è tra di noi.

Roberta Usardi

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