“Gli interplay fra i nostri strumenti è condizione fondamentale per la riuscita della nostra musica.” – Intervista a Francesco Maccianti
Due nomi che nel panorama Jazz italiano non hanno bisogno di presentazioni, Francesco Maccianti e Stefano Cocco Cantini, tornano con un nuovo e splendido disco per Abeat Records, “Falling up”. Abbiamo incontrato Francesco per capire meglio come è nato il lavoro.
Benvenuti! Come e quando Stefano Cocco Cantini e Francesco Maccianti si incontrano e decidono di collaborare?
La nostra collaborazione inizia negli anni novanta quando, insieme ad Ares Tavolazzi al contrabbasso e Piero Borri alla batteria, fondiamo il gruppo Living Coltrane, con il quale svolgiamo una intensa attività didattica , concertistica e discografica con tre album all’attivo. Nel brutto periodo di isolamento che abbiamo subito recentemente, il desiderio di realizzare qualcosa di musicalmente diverso da ciò che normalmente suonavamo con questa prima formazione era presente nei pensieri miei di Stefano, e in maniera coordinata abbiamo proposto, l’uno all’altro, delle composizioni originali che ci hanno convinto a realizzare questo nuovo album.
Il nuovo disco “Falling up” ha da poco visto la luce. Quanto vi emoziona questa nuova release?
L’emozione è molto legata alla soddisfazione di avere realizzato delle registrazioni di brani con questo quartetto come avevamo progettato in precedenza io e Stefano Cantini, non dimenticando il grande merito di condivisione al nostro progetto che Gabriele Evangelista al contrabbasso e Bernardo Guerra alla batteria hanno avuto, soprattutto per avere fornito un personale e significativo contributo al definitivo sound del gruppo .
Ci raccontate il processo creativo dietro le tracce di “Falling up”?
Questo lavoro è il frutto di uno studio di brani sia scritti per questo progetto discografico sia già preesistenti da precedenti esperienze musicali che abbiamo messo a punto nel periodo, sia durante, sia post lockdown in duo, testimoniato nel disco da due brani che sono il frutto di registrazioni mirate a dei riascolti necessari alla scelta di quelle composizioni che avremmo poi selezionato per la realizzazione di “Falling Up”. Siamo molto soddisfatti di questa pre-produzione, che ci ha permesso di ottimizzare le nostre idee e le nostre sensibilità .
In che modo voi e i vostri strumenti dialogano nel disco?
L’interplay fra gli tutti gli strumenti del nostro quartetto è la condizione fondamentale per la riuscita della nostra musica ed è parte integrante di tutte le variazioni melodico-armoniche-ritmiche che la caratterizzano e che senza le quali non riusciremmo a creare i momenti dinamicamente coinvolgenti per l’ascoltatore che sono la nostra caratteristica saliente e più interessante.
A questo punto, dove e quando potremo vedervi e sentirvi dal vivo?
Abbiamo in programma per ora queste quattro date
6 luglio Livorno Fortezza vecchia
29 luglio San Felice del Benaco (BS) Lago di Garda
9 Agosto Suvereto (LI) Grey cat festival
9 Settembre Firenze Jazz Festival
Fotografia di Ilaria Guarnaccia