Oggi esce “The Crossing” il nuovo EP dei River Into Lake – La recensione
I River Into Lake sono un gruppo indie pop di Bruxelles capitanato da Boris Gronemberger. Oggi, 4 dicembre, viene pubblicato il nuovo EP, dal titolo “The Crossing”, composto da quattro brani non inseriti nel precedente disco. Questo nuovo lavoro discografico è stato anticipato dai singoli “Grande Prairie” e “Impatience”. All’EP è connesso un progetto grafico ideato appositamente dall’artista David Delruelle, pertanto ad ogni canzone è abbinato un artwork specifico.
I brani di “The Crossing” immergono in quattro diversi contesti, molto apprezzabili sia dal punto di vista ritmico musicale sia dei testi, che pongono riflessioni anche su quanto è accaduto nel 2020.
“Grande Prairie” è stato il singolo uscito lo scorso aprile ad anticipare quesfo EP, il brano inizia in “punta di suono” prima di enrtare nel vivo. Il titolo si riferisce a un luogo in cui la band andava a festeggiare con gli amici dopo gli esami, chiamato Grande Prairie. Il testo, che si insinua su una melodia fluida e interessante, parla di gioventù e delle scelte avventate che possono poi portare a cadere: “and all the changes we went through, took us all on their ride, with worn out feet pointing lies, that led us to a fall”. La grafica rappresenta un gruppo di bambini vicini e ammnucchiati, i loro occhi sono coperti da strisce bianche che scendono come lacrime.
“Impatience” il nuovo singolo uscito lo scorso settembre, ha un ritmo sognante, il testo pone delle domande “what if I forget the dreams we did yesterday?” a cui l’unica risposta è andare via, la pazienza è terminata:“I don’t have the patience anymore I don’t belong to this place, let’s go off the grid, please come with me”. La grafica di questo brano raffigura un ragazzino e uomo affiancati con un fucile in mano. Le loro teste non si vedono, ma sono collegate tra loro da una banda scura.
“Bounced” è un brano dinamico composto da più parti, on variazioni di ritmo e di sonorità, con le parti in elettronica cbe a tratti risultano volutamente dissonanti. Il testo percorre la ricerca di sollievo in momenti difficili: “Well I’ve been bounced between time lights, fighting myself with my head on fire, taking shelter with my hand on a knife, when you were heading to your own desires?”. La grafica raffigura una donna sulla spiaggia, nuda, piegata in avanti su se stessa e avvolta da un velo di colore che le copre metà delle gambe e la testa.
“The Crossing” ha uno sviluppo sonoro diverso dagli altri brani, con un inizio prettamente elettronico, per poi aprirsi e coinvolgere appieno con ritmi e suoni; l’attraversamento del titolo è quello che porta alla crescita, dalla giovinezza all’età adulta, che implica anche la perdita dell’innocenza: “after the crossing the rhythm were slow, the leaves slightly moved, with the touch of your hand and the breeze in the yard, who is the dreamer?” La grafica, che è poi la copertina del disco, mostra un dirupo con due uomini, uno seduto e uno in piedi, alle loro spalle si staglia un cielo azzurro e una nuvola bianca che dà l’idea di movimento. Proprio in concomintanza con la pubblicazione dell’EP esce anche il live video di questo brano.
Roberta Usardi
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