Il sorriso e la gentilezza di Giovanni Luca Picariello, in arte Ghemon, sono quelle che conosciamo. Il look è cambiato ma l’impressione che si ha da remoto è quella di conoscere questo artista da sempre.

“Momento perfetto” è il brano con cui Ghemon parteciperà quest’anno al Festival di Sanremo. Venerdì 19 marzo uscirà il nuovo album intitolato “E vissero feriti e contenti”.

A tal proposito Ghemon afferma: “è un disco in cui vengono mostrate tutte le mie anime. Ho spaziato tra tanti generi diversi, cercando di costituire io l’elemento di unione. Ho potuto esprimermi non solo come cantante e autore dei testi, ma anche nella produzione e nella supervisione artistica: al mio settimo disco sono finalmente io, al completo. È musica in italiano ma che parla internazionale, una cosa in cui ho sempre creduto per poter essere unico nel nostro panorama”.

Per Ghemon quest’anno è stato intenso sotto parecchi punti di vista. L’ha vissuto, come tanti, a ondate. Ha dovuto capire cosa gli stava succedendo intorno, a una fase di reazione è seguita una fase di aggiustamento e, soprattutto, la voglia di vivere. Aveva voglia di fare musica e a tempo di record è uscito un nuovo disco.

Nella copertina del disco è presente un gatto, che è simbolico: “Il gatto, qui, è pronto a scattare. Come mi sento io. Questo è il mio settimo album e i gatti hanno 7 vite. Penso di averne vissute altrettante”.

L’idea fiabesca di quest’opera è narrata da una voce fuori campo: Chiara Francese. Spesso nei dischi Ghemon usa la prima persona. La musica è un dialogo, è comunicazione in senso ampio. Le sue canzoni esistono perché sono figlie della sua esperienza. Con il tempo mette l’occhio sulle sensazioni quotidiane: oggi guarda a quello che ha vicino, a come dare ritmo, poesia e melodia a cose che gli succedono a casa.

“C’è sempre una latenza tra Gianluca ascoltatore e Ghemon come artista. Voglio che parli di me, che possa resistere al resto del tempo. Lo devo sempre ai miei ascolti e alla mia curiosità. Spaziare dentro tante cose mettendo la propria cifra. Non voglio incanalarmi in un genere”.

Il risultato di questo album è un lavoro di gruppo, composto da un team di musicisti e produttori che lo hanno accompagnato in questa nuova avventura: Simone Privitera, Claudio La Rocca, Fabio Brignone e Giuseppe Seccia.

Buon ascolto!

Debora Colangelo

Fotografia di Martina Amoruso