“Let Me In”: la storia dietro il nuovo singolo di Camilla Buzzetti che racconta il suo percorso artistico in continua evoluzione

È da poco uscito “Let me in”, il nuovo singolo di Camilla Buzzetti! Siamo felici di averla con noi. In quest’intervista, avremo l’opportunità di scoprire di più sulla sua musica, la sua ispirazione e il suo percorso artistico. “Let me in” è un brano che sembra parlare di una relazione complessa e frustrante, ma anche di speranza e di desiderio di connessione.
Cosa ti ha ispirato a scrivere “Let me in” e come è nato il brano, considerando che è stato scritto nel 2019 ma pubblicato solo ora?
Non ricordo bene quale fosse l’ispirazione per “Let Me In”, nel periodo del liceo ero molto drammatica e mi piaceva romanzare un po’ tutto quello che succedeva a me e alle mie amiche. Ricordo che, non sapendo ancora molto di progressioni armoniche, spesso prendevo giri di accordi da brani che mi piacevano e provavo a variarli un po’ e scriverci su, qui per esempio ero partita da “Believer” degli Imagine Dragons.
Come descriveresti il tema del brano e come hai voluto trasmettere questo messaggio attraverso la musica e il videoclip?
Il brano parla della relazione con una persona che non ti lascia mai davvero entrare (“let me in”) nei suoi pensieri, ma che allo stesso tempo viene a cercarti nel momento in cui si sente solo. Musicalmente e anche nel video parlo come se mi stessi esprimendo a parole con il diretto interessato, buttandogli addosso tutta la mia frustrazione riguardo la situazione. Un altro dettaglio del video è l’incipit in cui faccio “m’ama non m’ama” con una margherita, come se inizialmente sperassi ancora che lui potesse amarmi davvero e che non si stesse comportando così per disinteresse.
Il videoclip di “Let me in” è stato girato nei giardini del Castello di Jerago (VA) e prosegue il filone estetico già introdotto nel video precedente, “Rewind”. Cosa ti ha spinto a scegliere questo luogo e questo stile visivo?
Per il video ho cercato inizialmente un luogo che desse la sensazione di essere in un labirinto: sentirsi persi dentro i segnali contrastanti e non trovare la via di ingresso alla mente del proprio partner. Abbiamo cercato di ricreare questo concetto nelle scene in mezzo alle siepi, dando un senso anche al movimento, che è in direzione della fotocamera quando è la protagonista a cercare il ragazzo per porgli delle domande, mentre è di allontanamento quando è lui a cercarla solo nei momenti di propria difficoltà. Il filone visivo naturale è stato e sarà un elemento importante dell’estetica generale del progetto, ma con la scusa delle siepi abbiamo provato a variare e discostarci un po’ dal paesaggio del video precedente. Il castello di Jerago, ricco di angoli diversi, ci ha permesso di creare più variazioni ed esplorare un po’ di più anche con il movimento rispetto al video precedente di “Rewind”.
La tua musica è caratterizzata da un mix di Country e Pop con influenze americane e britanniche. Come riesci a bilanciare queste diverse influenze e a creare un sound unico e riconoscibile?
Penso che come per ogni artista il sound sia dettato anche dalle influenze che recepisce dai propri ascolti, a volte magari anche passivamente, creando una soggettività di gusto. La possibilità poi di ricreare la propria identità sonora fedelmente rispetto all’idea di base spesso sta, oltre che nell’aspetto inventivo, anche in quello tecnico. Da quel punto di vista devo dire che sono molto fortunata ad avere la possibilità di lavorare ad Alari Park con Lorenzo Cazzaniga, perché abbiamo tutti i mezzi necessari per esprimere al massimo questa sonorità che è molto caratterizzata dagli strumenti suonati dal vivo, e oggigiorno registrare, ad esempio, una batteria fisica è più raro rispetto a quelle programmate che necessitano meno tempo, mezzi e soldi.
“Let me in” è il tuo nuovo singolo dopo “Rewind” e “Over”. Cosa ti aspetti dal pubblico per questo nuovo brano e come pensi che si inserisca nel tuo percorso artistico?
Penso che “Let Me In” sia un tassello di un percorso che stiamo creando a partire dagli scorsi singoli, che è in continua crescita ed evoluzione. Sempre dal punto di vista del sound, ci stiamo assestando su qualcosa di più caratteristico e continuativo, cosa che un po’ mancava nei brani precedenti. Sta diventato tutto un bel filone, che speriamo porterà all’uscita di un album che racchiuderà questi singoli!
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