L’atteso ritorno di Familie Flöz al Teatro Menotti di Milano con “Teatro Delusio”

Anche quest’anno il Teatro Menotti di Milano ospita la compagnia internazionale Familie Flöz, con ben due spettacoli in una settimana. Il primo è “Teatro Delusio”, in scena dal 4 al 6 marzo, e offre al pubblico l’opportunità di scoprire cosa si cela dietro le quinte di uno spettacolo. E lo fa in modo originale e insolito: collegandolo al termine “delusion”, ovvero “illusione”, rende ancora più emblematico il fatto che, come disse Gigi Proietti, il teatro è il luogo “dove tutto è finto, ma niente è falso.”
Il teatro è una vera e propria Arte, con un’anima, e tale anima, nelle sembianze di una maschera bianco vestita, accompagnata dai tre attori dello spettacolo, accoglie il pubblico e lo conduce al suo interno, nel luogo nascosto agli occhi degli spettatori, ma senza il quale nulla potrebbe accadere. Ed è così che le quinte diventano il vero e proprio palcoscenico, sul quale tre tecnici svolgono (o meno) il proprio lavoro. Tra districare cavi, ripristinare la corrente e aiutare con gli oggetti di scena, i tre personaggi conquistano subito per la loro simpatia e i loro sogni, che pur senza parole, a poco a poco si fanno strada e si manifestano. Si assiste così a simpatici episodi durante un concerto di musica classica, un balletto, e spettacoli di teatro e illusionismo. I maldestri tecnici non mancano di far sorridere, o ridere, perché non sempre riescono a tenere sotto controllo la situazione, o a mantenere uno scrupoloso silenzio durante le esibizioni. Tra i numerosi artisti che si imbattono nei tre tecnici non manca la nascita un amore, così come il desiderio di realizzare un sogno, compiendo il salto da backstage a onstage. Ma sono solo attimi, tanto luminosi quanto fuggevoli. Il teatro racchiude tante emozioni e tanti passaggi, ogni giorno, fino a quando si spengono le luci, tutto viene rimesso a posto e la porta si chiude.
“Teatro Delusio”, scritto da Paco González, Björn Leese, Hajo Schüler, Michael Vogel, è uno spettacolo da non perdere. In scena, solo tre attori: Andres Angulo, Johannes Stubenvoll, Thomas van Ouwerkerk, anche se in realtà sembra di vederne molti di più. La contraddistinta capacità della compagnia di dare vita a più personaggi, anche totalmente diversi, grazie al linguaggio del corpo, rende ogni rappresentazione straordinaria. La sceneggiatura e la regia di Michael Vogel, poi, sono come sempre azzeccatissime e in completa armonia con gli attori.
Con Familie Flöz si ha l’opportunità di sognare, di ridere, di emozionarsi, e il loro messaggio arriva ogni volta forte e chiaro, e ciò viene dimostrato dalla sala quasi sempre sold out.
Dopo “Teatro Delusio” sarà la volta, dal 7 al 9 marzo, di “Feste”, e non vediamo l’ora di vederlo.
Roberta Usardi