“La Biblioteca di Parigi” di Janet Skeslien Charles
Due punti di vista di generazioni diverse animano le pagine di questo romanzo costruito abilmente dalla scrittrice Janet Skeslien Charles. Odile e Lily si incontrano e si scambiano idee, pensieri parlando in prima persona alternando le loro voci all’interno del libro.
Nel 1939, Odile realizza il suo sogno: lavorare come bibliotecaria all’American Library di Parigi. Qui, per catalogare i libri, ci si serve del Sistema Dewey che consente l’utilizzo dei numeri decimali per trasmutare le informazioni in cifre. Odile conosce questo sistema benissimo ed è felice di poter essere finalmente indipendente. Odile ha un gemello di nome Rémy che si arruola per il fronte lasciando la famiglia e la sua ragazza Bitsi in preda alla preoccupazione dal momento che Parigi verrà invasa dai nazisti. Quando alla biblioteca viene vietato l’ingresso ai cittadini ebrei e il cibo comincia a non essere sufficiente per tutti, Odile e i suoi colleghi sanno che l’unica via di fuga da quella realtà ormai impietosa sono i libri. Tra stratagemmi e controlli da parte delle autorità tedesche, Odile cerca di non perdere mai la sua tenacia quando cerca di consegnare, di nascosto, i libri ai clienti dell’American Library sorretta anche dall’amore che prova per Paul.
Nel 1983, la scena si sposta a Froid, in Montana. La giovane Lily fa la conoscenza di Odile che è rimasta vedova e approfitta di una ricerca scolastica per rivolgerle qualche domanda sulla Francia. L’amicizia che nasce è profonda e di grande sostegno per Lily, soprattutto dopo la morte della madre. Grazie a Odile e alle sue lezioni di francese, Lily riuscirà anche a sopportare l’idea del nuovo matrimonio che il padre avrà con Eleanor. Lily si accorge, però, che mancano tanti tasselli nei racconti che Odile le affida. Cosa nasconde Odile dietro quella vita in apparenza solitaria? Cosa rivelano quelle lettere nascoste in camera sua? E chi è Buck?
“La Biblioteca di Parigi” di Janet Skeslien Charles, (Garzanti, 2020, PP. 420, euro 17,90) è un romanzo di cui non si può fare a meno. I libri, le passioni e le battaglie di Odile riflettono i tentativi di una società che ha bisogno di evadere per evitare di piegare la testa a regole ingiuste.
Debora Colangelo