“Italiana”: il nuovo libro di Giuseppe Catozzella
A Casole, nella Sila calabrese, in una famiglia povera, nasce Maria Oliverio. È a partire da qui che Giuseppe Catozzella scrive un romanzo storico, vivo, che mescola documenti e leggende disegnando una storia dal sapore crudo ed emozionante. L’accuratezza che lo scrittore affida alle sue pagine ricostruisce la storia del “brigantaggio”.
“Da bambina mi ero messa in testa di andare in cerca della sorella maggiore che a casa con noi non c’era mai stata. Eravamo sei fratelli, ma l’unica traccia di nostra sorella Teresa erano i cinque trattini bassi di fianco a una T tracciata col lapis sul muro del camino, dove papà, ogni anno, al compleanno di ognuno, misurava quanto eravamo cresciuti”. Ma quando sua sorella Teresa, ormai grande, ritorna in famiglia, Maria le deve cedere il suo posto. Amore e odio saranno i sentimenti che animeranno il rapporto tra queste due sorelle che non potrebbero essere più diverse. Per le strade, per i sentieri del paese Maria diventa una combattente. Conosce Pietro Monaco, brigante e ribelle che la segna indelebilmente. Anche tra loro il rapporto muta, ma Maria riesce a perdonare la durezza e la violenza del marito condividendo con lui ancora tantissimi ideali. Maria ha un soprannome, viene chiamata “Ciccilla”. Non ha paura di battersi. È l’unica donna che guida una banda di briganti e Catozzella restituisce ai lettori questa vita straordinaria che non avremmo mai conosciuto senza questo libro importante, nato da un lavoro preziosissimo di ricerca da parte dell’autore. Selvaggia, agguerrita, riesce a conquistare il suo futuro da donna, da rivoluzionaria, conosce la montagna, distingue la giustizia dall’ingiustizia.
“Italiana” di Giuseppe Catozzella (Mondadori, pp. 324, euro 18) è un libro coinvolgente e scorrevole. Sangue, speranza e passione si mescolano e rimescolano in una storia che cattura il lettore dall’inizio alla fine in un crescendo di emozioni dinamiche e drammatiche.
Debora Colangelo