“Coma quando fiori piove” di Walter Leonardi all’Estate Sforzesca
Milano, si sa, offre tantissimo anche in estate e lo dimostra anche la rassegna, popolatissima, dell’Estate Sforzesca di Milano che ogni anno offre spettacoli di musica, teatro, danza ogni sera da giugno a fine agosto.
Ce ne è per tutti i gusti e l’affluenza è notevole, come per la serata di giovedì 8 agosto che ha visto come ospite l’associazione Buster con “Coma quando fiori piove”, sì, è questo il titolo dello spettacolo teatrale scritto da Walter Leonardi e Carlo G. Gabardini che nel 2017 ha vinto il premio I Teatri del Sacro.
“da dove vieni?”
“da su”
“dal nord?”
“da più su”
Un titolo insolito per una rappresentazione originale e curiosa, divertente e coinvolgente, che vede sul palco lo stesso Leonardi, che ha curato anche la regia, Flavio Pirini, che ha anche composto le musiche originali, Paola Tintinelli, che ha anche curato le scene e l’allestimento e Luisa Bigiarini.
La storia è incentrata su un uomo di mezza età (Walter Leonardi) che dialoga con un distinto autostoppista (Flavio Pirini) a cui ha offerto un passaggio e che fin dal primo scambio di battute ricorda “qualcuno” che può sembrare la versione umana di Dio; l’uomo al volante è perplesso, ciononostante gli riesce facile confidarsi con lui (“la gente che si confida con me di solito non mi conosce” “lei è uno psicologo?”), tanto che si trova a ripercorrere la sua vita come se fosse un pugile in lotta con gli avvenimenti dei diversi round: il primo amore adolescenziale, la separazione dei genitori, la morte del padre, gli studi interrotti, la ricerca di un lavoro. Il viaggio con questa strana presenza “divina”, metafora di qualcosa che non sveleremo, lo catapulta verso alcuni ricordi con le ex fidanzate (Luisa Bigiarini) e con la madre morta (Paola Tintinelli). L’uomo viene messo al muro da questo inaspettato viaggio a ritroso e si vede costretto a fare un bilancio della sua vita, in cui niente è mai cambiato, neanche la disposizione dei mobili. La famosa crisi di mezza età lo tormenta, tra una relazione in stand-by e la routine quotidiana. Ma se a un certo punto l’uomo decidesse di cambiare qualcosa? Potrebbe questa rottura della routine portare la sua vita su un’altra strada… forse sì, ma quale strada sarebbe?
Lo spettacolo, agendo su più livelli, dal fantastico al comico fino alla realtà, arriva senza difficoltà a tutto il pubblico, che tra una risata e l’altra ha modo di stare “passo dopo passo” con il protagonista in ogni fase. I quattro attori compongono una squadra molto affiatata e ricevono al termine della recita copiosi e meritatissimi applausi.
Lo spettacolo tornerà di nuovo in scena nella nuova stagione del Teatro Fontana dal 23 al 26 gennaio 2020.
Roberta Usardi