CINCILLA E IL PRIMO SINGOLO “SAKÈ” – L’intervista
Il 27 marzo 2020 esce “Sakè”, il primo singolo di Pietro Milella, in arte Cincilla, cantautore veneziano. Si tratta del suo esordio discografico che anticipa la pubblicazione di un EP dal titolo “Sogni in saldo”.
Una curiosità che sorge spontanea, il nome d’arte Cincilla da dove viene?
Cincilla è nato per gioco. Scrivevo già pezzi e per comodità me li salvavo come traccia privata su Soundcloud, non avevo voglia di usare il mio nome. In quei giorni avevo visto in internet un gatto che mi piaceva ed era venuto fuori che era un Chinchilla, poi cercando “Chinchilla” ho trovato il Chinchilla (o Cincillà) che è un roditore di compagnia. Volevo tenere la dicitura italiana perché canto in italiano, ma non mi piaceva l’accento. Così è nato Cincilla e ho continuato a chiamarmi così.
“Sakè” è il tuo primo singolo, ha un sound molto rilassato e una vena elettronica a dare il ritmo, da cosa hai tratto ispirazione per il brano e per l’arrangiamento?
In realtà l’identità del pezzo non è che sia nata da un’ispirazione specifica. La componente elettronica secondo me è figlia del mio modo di scrivere. Per “Sakè” sono partito dal piano voce ma poi l’ho subito sviluppata al computer, che io considero un vero e proprio strumento, al pari del piano e dei synth. La produzione è andata avanti ma volutamente, insieme a Pablo Davilla, che mi ha sempre supportato nella produzione dei pezzi e nella cura degli arrangiamenti, abbiamo voluto mantenere quella vena. Il mood rilassato del pezzo è figlio di quello che voglio esprimere e va dietro al testo. A volte nella vita conviene farsi meno domande e godersi i momenti per quello che sono. Ci sono momenti in cui si ha bisogno di semplicità e il sound di “Sakè” nasce proprio da questa necessità.
“Sakè” anticipa la pubblicazione di un EP dal titolo “Sogni in saldo”, puoi anticipare qualcosa sulle canzoni?
“Sogni in saldo” è un EP – presentazione. Con ciascuno dei cinque brani ho voluto mostrare una parte diversa di me, sia dal punto di vista del sound, sia da quello dei testi. Racconta chi sono e quello che ho vissuto e provato. Il tipo di scrittura è comune e coerente con “Sakè” ma abbiamo modulato diversamente gli elementi. In certi brani la componente cantautorale sarà più preponderante mentre in altri, l’elettronica che citavi, spinge ancora di più.
Da artista emergente, come vedi la situazione discografica italiana?
Florida è dire poco…basta vedere quanti pezzi escono ogni settimana. Al di là delle quantità comunque c’è anche tanta qualità, mi piace scoprire di continuo nuovi artisti che non conoscevo e ultimamente mi accade spesso. Poi però rimangono gli artisti importanti che tirano il movimento da anni e che stimolano i nuovi a fare sempre meglio, oggettivamente senza di loro, in Italia, la musica non sarebbe la stessa.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
I progetti più prossimi, al di là dell’EP che uscirà a breve, sono legati ai live. Siamo tutti in attesa che questa situazione si risolva e anche noi artisti dipendiamo da quello che ci dicono e che va fatto. Una cosa è certa: quando potrò, suonerò alla gente i miei pezzi. Poi spero di lavorare all’album, i pezzi sono pronti, quindi potrebbe non volerci troppo tempo.
Roberta Usardi
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