“L’America” di Gionata raccontata in 10 canzoni
Gionata, cantautore originario di Lucca (LU) ha pubblicato lo scorso 18 ottobre per l’etichetta Phonarchia Dischi/Audioglobe il suo disco d’esordio dal titolo “L’America”.
Un disco pratico e concreto nelle immagini evocate nei testi e da una musica che si unisce in modo armonioso alla voce di Gionata. L’album si apre con “Il Frigorifero”, ironica, pop, che porta in una dimensione di vita in cui un po’ di cose sono da sistemare, non a caso “inizia una festa, ma nella tua stanza / il diavolo ride, non ha tutti i torti”.
La vita di ogni giorno fa da tema a tutto il disco e naturalmente anche l’amore, che nel brano “Male che vada” viene espressamente dichiarato, in modo semplice e senza starci a girare intorno: “mi vestirei da Babbo Natale / per regalarti il mondo / se solo il mondo fosse mio / ci metterei un secondo”. Il brano più intenso del disco, a livello emotivo, è sicuramente “Oceano” che si allontana dalla praticità per entrare in un mondo di sogno, che incita a realizzare i propri sogni, il ritornello poi rimane impresso subito: “andrò dove finisce il cielo / per non perdermi niente in questa notte / se non tendo le mani verso le stelle / come faccio a sapere che non riesco a toccarle?”.
Il disco si compone di 10 canzoni, ma il viaggio è uno solo, variegato e ben amalgamato, Gionata trova il modo di ironizzare senza cadere in luoghi comuni, come ad esempio in “2009”, in cui il passaggio, divertente e che rimane in testa è riferito alla storia d’amore tra due giovani studenti “ci puoi giurare / ti faccio male / non ti avvicinare / ti faccio male / ma ti accompagno all’ospedale”.
Alla fine cos’è “L’America”? È sempre quella terra meta di chi cerca fortuna? Le parole della canzone che dà titolo al disco dicono così, portando nella dimensione del ricordo: “cammini nella nebbia / prima o poi ti perderai / proprio come quelli che sognano l’America / non importa dove andremo questa volta / basta solo che te ne ricorderai”.
Nel complesso, 10 brani interessanti a cui hanno partecipato Francesco Aprili, (Giorgio Poi, Germanò, Boxerin Club, Wrongonyou) alla batteria.
Non ci resta che aspettare Gionata in concerto dal vivo per poterlo applaudire.
Roberta Usardi
Fotografia di Sara Rinaldi