Al Teatro Nuovo di Spoleto debutta “Il barbiere di Siviglia”

La 73esima stagione lirica sperimentale di Spoleto è entrata nel vivo ieri 20 Settembre con il debutto dell’opera “Il barbiere di Siviglia” al Teatro Nuovo. Il regista Paolo Rossi sale per la terza sul palco del teatro spoletino per raccontarci come quest’opera omaggio a Gioachino Rossini, in realtà esprima la sua visione sulla condizione dell’arte e le difficoltà che i giovani artisti incontrano oggi.
La scena infatti, curata da Andrea Stanisci, ricorda un accampamento di sventurati simile a quello di miracolo a Milano, a testimonianza che i pochi mezzi a disposizione dell’artista, non rappresentano un limite ma uno stimolo per sviluppare la creatività. Sul palcoscenico si alterneranno i vincitori di diverse edizioni del Concorso “Comunità Europea” per giovani cantanti lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli” e cantanti scritturati per l’occasione. Il Conte d’Almaviva sarà interpretato da Gianluca Bocchino, Milos Bulajić, Alejandro Escobar; Don Bartolo da Ferruccio Finetti, Luca Simonetti; Rosina da Noemi Umani, Susanna Wolff, Miryam Marcone; Figaro da Francesco Auriemma, Paolo Ciavarelli, Alfred Ciavarrella; Don Basilio da Antonio Albore, Giordano Farina; Berta da Miryam Marcone, Tosca Rousseau, Zuzana Jeřábková; Fiorello da Maurizio Cascianelli; Ambrogio da Ivano Granci; Un ufficiale da Maurizio Cascianelli.
Eclatanti gli stavaganti travestimenti del Conte di Almaviva, che è disposto a tutto pur di incontrare la sua Rosina preda del curatore Don Bartolo, anche a mettersi una parrucca riccioluta e bionda e calzare un body rosa ricordando cosi un po’ Madonna. Anche Rosina da docile e illibata ragazza vestita di rosa, si trasforma in una dominatrice sadomaso con tanto di frustino e corpino di pelle. Figaro invece con il suo atteggiamento spavaldo e sicuro di sé con quel calzini lunghi e il giubbetto in pelle ricorda il mitico personaggio Fonzie. Una menzione di tutto merito va al Mimo Jacopo Spampanato che comunicando con fumetti e mimica da trapper ha strappato molti sorrisi in platea. La musica di Giacomo Rossini è stata suonata dall’ Orchestra e dal coro del Teatro Lirico Sperimentale diretto dal Maestro Mauro Presazzi.
Tante le risate e gli spunti di riflessione per quest’opera sopra le righe che conferma ancora una volta come il Teatro Lirico Sperimentale, oltre ad essere promotore dei giovani talenti è anche una realtà aperta alle innovazioni.
Michela Bruschini