“Crisalide” di Anna Metcalfe
Entriamo in punta di piedi, facendo attenzione a non far rumore nella vita di una persona che non vediamo mai veramente. Non c’è soggettiva, non c’è nome, forse nemmeno esiste, come ragazzi dispersi, fragili, caparbi sparisce, si isola, parla poco e piano. C’è silenzio tra le pagine di Crisalide (NN editore, 2024, pp. 272, euro 19), primo romanzo di Anna Metcalfe, come nelle case dove vive la protagonista. Tutto è essenziale, tutto è esercizio fisico, concentrazione. Lei diventa sempre più grande, sempre più forte, impossibile da non guardare, eppure come ciechi distogliamo lo sguardo, come ciechi vediamo solo una parte della protagonista, come un elefante riconosciuto da uomini bendati, così siamo noi nel conoscerla, così ha voluto Anna.
Tre parti, tre di tre, come racconti, versioni, punti di vista. Momenti diversi che si incrociano e si toccano come tangenti. Un uomo, un fidanzato, un amico prima. Elliot, la incontra in palestra, punto di ripartenza, rifugio e protezione. Non vuole essere magra, vuole solo essere più forte, combattere il dolore, essere preparata.
Una donna, una madre, una figlia prima. Bella racconta la sua infanzia, gli attacchi di panico, prendersi cura e dare cura, un funerale. Un’amica, una coinquilina, una persona poi. Susie, la incontra al lavoro, la supporta e la protegge quando lascia Paul, il suo fidanzato. Si prende cura, come la madre, come Elliot, come non ha mai fatto proprio lui, sempre Paul.
Un romanzo in tre parti per raccontarci la storia di lei, prospettive diverse per una persona che quando c’è, quando entra nella tua vita fa la differenza. Stravolge e avvolge. Grandezza e fragilità possono essere sinonimi. Un silenzio che fa rumore. Un bicchiere di vetro che non si rompe, ma che porta la crepa con sé. La vita non è facile, è una lotta continua per sottrarsi al dolore. Prendersi cura, è l’unica arma che abbiamo. Ognuno lo fa come può, ognuno prova a far passare la luce da quella crepa che ci portiamo dentro, qualcuno rimane folgorato, abbagliato. Qualcuno non ha portato gli occhiali da sole. Qualcuno prova a scomparire, ma mai veramente, perché quando la tua luce è così forte, la crepa può solo trasformarsi in alba e la crisalide in farfalla.
Antonio Conte