Le “Lunghe Notti” al Teatro Argot di Roma

È andato in scena domenica 5 maggio presso il Teatro Argot di Roma, all’interno della rassegna Over-Emergenze Teatrali, lo spettacolo “Lunghe Notti”, scritto, diretto e interpretato da Alice Occhiali e Valerio Peroni.
Il lavoro dell’affiatato duo teatrale racconta la vicenda, già conosciuta dal pubblico essendo stata oggetto di un film di grande successo quale “Into the Wild”, di Christopher McCandless, giovane statunitense che dopo la conclusione dei propri studi al College decise di ritirarsi dalla vita civilizzata per intraprendere un lungo viaggio che lo condusse fino ai territori estremi e selvaggi dell’Alaska, dove il ragazzo troverà la morte per inedia. La messinscena operata da Peroni (McCandless) e Occhiali (la sorella del ragazzo) è estremamente ricca, significativa di un teatro allo stesso tempo fisico e ragionato, in cui ogni piccolo movimento è frutto di uno studio approfondito senza che nulla, veramente nulla, venga lasciato al caso. È un teatro con non confluisce in un genere ma che piuttosto ne racchiude diversi. Teatro di parola, teatro fisico, teatro canzone. C’è tutto. A volte, forse, pure troppo.
I due attori, performer, esseri umani, che danno vita per un’ora alla vicenda singolare e duale sono ben consci di quanto rispetto occorra nel trattare le vicende altrui facendole proprie. Valerio e Alice sono rispettosi del mezzo teatrale e ne fanno un uso talmente esperto da riconciliare con il sempre più vituperato concetto di “Spettacolo dal vivo”. In questi due giovani e forti artisti c’è perizia, umiltà e coscienza. È un teatro, il loro, dalla dimensione artigianale ed intellettuale che si fa forte di un convincimento inclusivo e non esclusivo, avendo ben chiaro che le due componenti devono assolutamente convivere. L’augurio è che questi due bravi professionisti proseguano nel loro percorso e possano contagiare le nuove leve e qualcuno tra quelli che operano per classificazioni piuttosto che per narrazioni polidimensionali.
Giuseppe Menzo