La vita dietro le apparenze: “Qualche volta le nuvole sembrano isole” di Nicola Polizzi

“Qualche volta le nuvole sembrano isole” (Re[a]daction editrice, 2025, pp. 263, euro 22) è il secondo romanzo di Nicola Polizzi, che con questa nuova opera varca la soglia delle apparenze nella vita di tutti i giorni di diversi personaggi, senza più possibilità di ritorno. Tante le storie che sembrano apparentemente scollegate, ma che invece sono tutte connesse: spicca sulle altre quella della diciassettenne Elisa e di sua madre Marta: invano cercano di aiutarsi nei momenti difficili, ricadendo sempre preda delle proprie paure e frustrazioni. Il rapporto genitori-figli è un tema importante, e viene messo in luce anche dal rapporto tra Jacopo, compagno di classe di Elisa e bullo, e i genitori, troppo presi da se stessi per curarsi di lui. O ancora, il rapporto che lega Roberto, cinquantenne ex pregiudicato, agli anziani genitori, con cui ancora vive.
Ad accogliere tutte le vicende è la cittadina immaginaria di Marilia, in Toscana, che si affaccia sul mare, e che anni prima era nota per l’industria siderurgica situata nella sua parte a nord, che diede il via a lavori di espansione, cementando enormi aree verdi per fare spazio alle case popolari per i dipendenti. Purtroppo la fortuna di quell’industria non durò a lungo, e con la sua caduta arrivarono disoccupazione e povertà. L’amarezza di quel triste epilogo permea nelle vite di Elisa e Marta, direttamente colpite, e rimane un sottofondo malinconico costante.
Nicola Polizzi è abile nel raccontare diverse problematiche del presente attraverso i suoi personaggi, che si muovono in una società di cui si fa fatica a fidarsi, piena di insoddisfazioni, che mette al primo posto la voglia di essere visti e apprezzati a ogni costo, cosa che l’utilizzo dei social offre senza limiti e senza vergogna. Denominatore comune di tuti i personaggi è la difficoltà nell’affrontare le proprie paure e andare oltre. La cosa buona però, che emerge e dà speranza, è che basta poco, un gesto, una casualità, una presenza al momento giusto, per trovare la via d’uscita.
Lo stile dell’autore scorre senza freni nei capitoli narrati in terza persona e si trasforma in flusso di coscienza nei monologhi interiori in prima persona. Ciò consente al lettore di avvicinarsi profondamente ai personaggi e di empatizzare con loro, diventando una sorta di confidente nascosto. Anche i capitoli brevi e dinamici tengono alto ritmo e tensione, tanto che le pagine si divorano una dopo l’altra; fino alla fine non c’è tregua e i conflitti dei personaggi sono simili a quelli che ognuno può trovare dentro di sé. E chi mai non vorrebbe, anche solo per un attimo, trovare il coraggio di rompere gli schemi e risolverli, quei conflitti? E vedere che “qualche volta le nuvole sembrano isole”?
Nicola Polizzi è nato a Livorno il 18 febbraio 1975. Laureato in Fisica a Pisa, insegna in un liceo scientifico della sua stessa città. Nel 2023 ha pubblicato “Sradicati” per Edizioni DrawUp. “Qualche volta le nuvole sembrano isole” è il suo secondo romanzo.
Roberta Usardi








