“La ragione degli altri” al Teatro Sannazaro di Napoli

“La ragione degli altri” in scena al Teatro Sannazaro di Napoli (14-16 febbraio 2025), è una rilettura contemporanea dell’opera, un’operazione di scomposizione e riadattamento in forma metateatrale che intreccia la vicenda letteraria con elementi autobiografici e un linguaggio scenico innovativo. La narrazione unisce il testo teatrale, andato in scena per la prima volta 110 anni fa, la novella “Il nido” da cui prende spunto e la vita personale dello stesso Pirandello, creando una fusione tra finzione e realtà.
La storia parte dalla vicenda familiare di Luigi Pirandello, quando scoprì che il padre aveva una relazione con un’altra donna ed anche un figlio. Il dramma racconta la storia di Leonardo Arciani, scrittore e giornalista svogliato, intrappolato in un matrimonio senza passione con la ricca Livia e privo di figli. La relazione con la vecchia fiamma Elena, in difficoltà economiche, porta alla nascita di una bambina. Quando Leonardo torna dalla moglie, questa impone una condizione sorprendente: accettare la figlia illegittima come propria.
Vengono in scena qui tutte le “ragioni degli altri”. Quella della donna tradita, che dopo aver a lungo preso internamente le parti del diritto della neonata ad avere un padre, ora non vuole rinunciare al proprio desiderio di un figlio (sebbene non ne possa avere di biologici). La ragione della madre, sedotta e ancora in difficoltà economiche, ma con il legame profondo con la bambina. Silente la ragione del padre, che non sapendo prendere una decisione, non riuscendo a prendersi carico della nuova famiglia, ritorna indietro sperando di non dover rendere conto neanche alla precedente. Leonardo Arciani (Ettore Nigro) è un maschile fragile e inadeguato, che incarna l’indecisione e la debolezza dell’uomo incapace di scegliere tra un’Elena (Anna Bocchino) segnata dal dolore ma mai vinta, e Livia (Viola Forestiero), che va oltre la figura della moglie tradita e si fa simbolo di una maternità che è desiderio, potere e sacrificio. Il triangolo sentimentale si fa veicolo di tematiche ancora oggi attualissime: la maternità, l’adozione, la povertà di una madre sola, l’assenza di un padre e l’incapacità maschile di assumersi responsabilità.
L’abilissimo uso dei molteplici linguaggi teatrali rendono lo spettacolo un viaggio dentro e fuori la finzione. Il metateatro diventa protagonista attraverso il dialogo tra attori e pubblico, momenti di interazione tra gli stessi attori fuori dai loro ruoli e l’uso di proiezioni su grandi schermi cinematografici e piccoli monitor televisivi. Questi strumenti frammentano la narrazione e la moltiplicano, offrendo più punti di vista sulla stessa storia. La scena madre del confronto tra Livia ed Elena viene ripetuta più volte, in modalità differenti, facendo emergere la caleidoscopica verità del dramma attraverso la reiterazione. Monica Palomby interpreta un quarto personaggio, un ulteriore elemento di rottura rispetto alla versione pirandelliana, assume più ruoli e funge da raccordo tra le diverse anime dello spettacolo: il padre di Livia, la zia e l’agente provocatore che interviene nella narrazione con spunti presi dalla vita di Pirandello stesso. Pone domande non solo ai personaggi, ma anche agli attori e agli spettatori.
I costumi di Giovanna Napolitano e la scenografia essenziale di Sara Palmieri accompagnano la narrazione con soluzioni visive che oscillano tra il classico e il contemporaneo.
Lo spettacolo non è solo un adattamento, ma una vera e propria riscrittura scenica che attualizza i temi pirandelliani e li proietta nel nostro presente. La destrutturazione del testo e l’ibridazione con altri linguaggi rendono questa messa in scena un’esperienza immersiva, capace di interrogare lo spettatore e coinvolgerlo emotivamente. “La ragione degli altri” diventa così un’opera che travalica la singola vicenda, e si fa strumento di riflessione sulla famiglia, sull’identità e sulle maschere sociali, in perfetta sintonia con la poetica pirandelliana.
Assolutamente da non perdere.
Brigida Orria
La ragione degli altri
Da Luigi Pirandello
Dramaturg Linda Dalisi
Regia Alfonso Postiglione
Con Ettore Nigro, Anna Bocchino, Viola Forestiero, Monica Palomby
Scene Sara Palmieri
Costumi Giovanna Napolitano
Produzione Piccola Città Teatro, Tradizione e Turismo – Centro di produzione teatrale – Teatro Sannazaro