“La Papessa” al Fringe Milano Off: la determinazione di una donna d’altri tempi con una straordinaria Beatrice Schiaffino

Fringe Milano Off continua ad animare il capoluogo lombardo fino al 12 ottobre; tra gli spettacoli che abbiamo visto segnaliamo “La Papessa”, presso la Società Umanitaria.
Innanzitutto, la Papessa è il primo personaggio femminile tra gli arcani maggiori dei tarocchi, ma qual è la sua storia? È lei stessa a raccontarcelo, e come ha specificato subito, lo farà in lingua italiana per farci comprendere, anche se in realtà la sua lingua madre è un’altra, il germanico. Nata nell’814 d. C., nel secolo del caos, con il nome di Johanna, si trova alle prese fin dall’infanzia con una sete di sapere che va ben oltre i limiti permessi alle femmine della sua epoca. Dotata di grande intelligenza, riesce a sfuggire a un futuro insoddisfacente travestendosi da Johannes Angelicus, nome del fratello morto per malattia in giovane età. Grazie a un membro del clero che l’ha presa in simpatia, Johanna / Johannes entra in convento, luogo in cui finalmente riesce a colmare la sua voglia di studiare e apprendere il più possibile. Tra quelle mura, però, Johanna incontrerà anche il suo primo amico, che a poco a poco diventerà il suo primo amore, e non passerà molto tempo prima di essere scoperta e costretta a fuggire.
“La donna che vuole sapere è pericolosa, la donna che sa è ancora più pericolosa.”
Ma è davvero un male sapere? Davvero la donna va ridimensionata per la colpa di cui Eva si è macchiata nel giardino dell’Eden? Johanna rimane per tutto il testo un simbolo di tenacia e di voglia di emancipazione, anche nei momenti più delicati; a poco a poco si scopre e si sorprende della propria evoluzione interiore. Se all’inizio mette volentieri da parte la sua femminilità per darsi una possibilità che altrimenti le sarebbe stata negata, successivamente desidera invece mostrarsi per ciò che è, con la sua femminilità, senza più nascondersi.
Ma “La Papessa” è solo un racconto di fantasia? È esistita davvero una donna che ha ricoperto la più alta carica ecclesiastica? Domande senza risposta certa, ma di certo sappiamo che La Papessa esiste a pieno titolo nel mazzo dei tarocchi.
Il testo di Andrea Balzola è potente, dinamico e ricco di spunti di riflessione; la protagonista, Johanna è interpretata da una straordinaria Beatrice Schiaffino, che trascina il pubblico con sé, contagiandolo con l’ardore della protagonista, attraverso i suoi sentimenti appassionati, le sue ambizioni, ma anche le sue incertezze e le perplessità che alla fine si scontreranno duramente con una realtà rigida e spietata. Bella la regia di Carmen di Marzo e i costumi di Loredana Redivo, semplici e di grande impatto.
Da vedere.
Roberta Usardi








