“La nascita nella letteratura. Viaggio nella narrazione del parto e dell’aborto” di Linda Terziroli

” Ah, se partorissero gli uomini, non si parlerebbe d’altro, diceva qualcuno”
Sin dai miti greci si è sempre parlato di maternità, concepimento o amore, fino ad arrivare ai tempi moderni dove queste tematiche ricorrono costantemente dalle notizie mediatiche al cinema e sui social; mentre esistono veramente poche pagine dedicate al parto o all’aborto.
Linda Terziroli scrive questo breve volume “La nascita nella letteratura. Viaggio nella narrazione del parto e dell’aborto” (Oligo, pp.192, euro 18) per toccare queste tematiche poco diffuse, che però portano con sé vicende sempre e comunque attuali. La sua analisi si muove allontanandosi dal punto di vista medico-scientifico, per muoversi all’interno della letteratura dall’antichità al tempo presente, da Socrate a Simone de Beauvoir, da Dostoevskij a Hemingway, dal femminismo alla femminilità raccontati da Simone de Beauvoir, passando anche dall’arte, basti pensare all’opera che destò non poco scalpore, L’origine du monde, di Gustave Courbet, constatando che non esiste una letteratura dedicata alla maternità, soprattutto considerando che i temi presi in analisi sono temi cruciali dell’esistenza umana, anche se spesso considerati ancora dei tabù.
Da questi studi, dall’estrapolazione di questi testi, correlati da poesie e aforismi, nasce un saggio dedicato alla narrazione del parto da un punto di vista letterario, che porta con sé una ricerca totalizzante sulle descrizioni di questo momento presenti all’interno delle opere letterarie. L’autrice compie, quindi, un’attenta ricerca nella letteratura di quello che il momento cruciale della “venuta al mondo”.
Di contro, la seconda e ultima parte del libro è dedicata al tema dell’aborto, sempre attraverso lo sguardo della de Beauvoir, Natalia Ginzburg, Pier Paolo Pasolini, Oriana Fallaci fino all’esperienza in prima persona narrata da Annie Ernaux. Si procede con Frida Kahlo oppure, più vicina a noi, Marina Abramovic, la forte testimonianza di Antonella Lattanzi con il suo libro Cose che non si raccontano e altri estratti ed esempi che ci portano in questo mondo ancora inesplorato.
“Gli uomini, secondo la filosofia, tendono a ‘prendere alla leggera l’aborto; lo considerano come uno dei numerosi incidenti a cui la natura matrigna ha condannato la donna: non valutano i valori che vi sono impegnati’”
Marianna Zito