LA FAMIGLIA ADDAMS CON GABRIELE CIRILLI AL TEATRO NUOVO DI VERONA
“…che cos’è l’amor
è un sasso nella scarpa
che punge il passo lento di bolero…”Vinicio Capossela
Il musical La Famiglia Addams, al Teatro Nuovo di Verona dall’11 al 14 dicembre, rientra nella rassegna stagionale Divertiamoci a Teatro. A Central Park si erge la celeberrima dimora spettrale degli Addams, riconoscibili dal pubblico per la sigla con schiocco di dita, l’umorismo nero e una serie di caratteristiche che li rende palesemente diversi e non conformi.
Gomez Addams è interpretato da Gabriele Cirilli, diventato popolare a Zelig con il tormentone Chi è Tatiana? e convince in maniera sorprendente con la voce potente, la comicità che diventa cabarettistica ed esilarante. È il capofamiglia che conduce il viaggio sul palcoscenico, persino con i balli di gruppo iniziali, anticipando il ritmo preciso e poderoso di tutta la commedia, che dura addirittura 2 ore e mezza, con una maestria e capacità di un cast veramente stellare. Una perfetta Morticia, sinuosa e dark, è Pamela Lacerenza, voce talentuosa che ha partecipato anche ad un’edizione dello show The Voice of Italy. C’è poesia e persino amore in questa nuova Famiglia Addams, a cominciare dall’apparizione degli antenati, visibili e invisibili nei loro meravigliosi abiti bianchi, protagonisti silenziosi, coro e corpo di ballo. E la novità è che la figlia Mercoledì, una eccezionale ed eclettica Rosy Messina, grandissima voce, si è innamorata di un ragazzo normalissimo, Lucas, interpretato da un’altrettanto bravo Giuseppe Orsillo. L’idea di annunciare il loro desiderio di sposarsi, durante una cena con le rispettive famiglie, si rivela ovviamente incontro-scontro e mette alla prova i dilemmi universali di cosa è la vera normalità, cosa è l’amore, cosa è la famiglia. I membri del clan Addams sono assolutamente perfetti nell’imperfezione di essere: Puglsley, l’altro figlio, è un giovane fenomenale Alfredo Simeone, preoccupato di non ricevere più le giuste torture dalla sorella innamorata; Umberto Noto è un incredibile Zio Fester, “calvo, grasso e con una sessualità indefinita”, addirittura innamorato della Luna e bramoso di raggiungerla, con alti momenti di commozione e trasparenza d’anima; il maggiordomo Lurch con le fattezze di Frankenstein, è Filippo Musenga, applaudito a più riprese per la sua interpretazione impeccabile; infine la Nonna, Annamaria Schiattarella, molto divertente, dà prova di una recitazione di ottimo livello. Il ritmo della commedia è vivace e pungente, ricco di citazioni fuorvianti e gli attori riescono a condurre il pubblico in un mondo altro che, cercando di essere l’altra faccia della medaglia, buio contro luce, si rivela forse essere solo più sincero e pieno di vero amore. I genitori borghesi del pretendente sono una memorabile Giovanna D’Angi, Alice Beineke, che irrompe e rompe la scena cantando in maniera esemplare e scoprendosi antagonista di Morticia, ma forse anche sua possibile amica. Altro ottimo protragonista è Andrea Carli, Mal Beineke, marito e padre normale che di fronte al “gioco del rospo” sputato dall’infelice moglie, metterà in atto un cambiamento.
Il cast canta, recita, balla, diverte e fa sognare, il ritmo rimane alto e saldo, trainati da un instancabile Gabriele Cirilli, brillante e preciso, che strappa le risate con ogni battuta che si rivela sempre giusta. Gli Addams tentano, in maniera goffa e trash, di essere “normali”, per essere accettati da coloro che credono di esserlo, normali: ma se ci sono menzogna e l’infelicità nell’agognata normalità, non sarà più giusta, anche se bizzarra e noir, l’anormalità di questi personaggi strampalati e oscuri? Morticia, severa ma appassionata, svela che il segreto del suo perfetto matrimonio è la sincerità e tra macchine della tortura, cimiteri, fantasmi, fiori recisi e nausea per il pensiero dell’amore, ci si crede, si scopre il vero legame. L’originalità e l’essere se stessi fa stare bene, anche se significa essere attratti dal nero e dagli opposti. La sofferenza è che Mercoledì confessa solo al padre l’amore per questo ragazzo così estraneo al loro mondo e scatena un divario di sentimenti: Gomez–Cirilli, per la prima volta in vita sua, deve cercare di mantenere un segreto con l’amata moglie, la quale, si sente avvilita e tradita due volte. Non è mai accaduto che la figlia non parli con lei, ma anche gli Addams crescono e divengono adulti. Quel sentimento che gli Addams non osano nominare, è il nucleo e il segreto della loro sopravvivenza, della loro felicità e si contrappone, netto e chiaro, a chi forse non lo hai mai davvero provato. Esemplare la regia di Claudio Insegno, per uno spettacolo godibile e interessante. Coreografie e musiche firmate da Valeriano Longoni e dal M° Angelo Racz.
Silvia Paganini