Il mondo in scena: dal 23 agosto al 12 settembre torna il Festival Internazionale di arti performative PerformAzioni che connette l’Appennino alla Città

Dal 23 agosto al 12 settembre 2025 torna il PerformAzioni International Performing Arts Festival, diretto da Anna Dora Dorno, fondatrice della compagnia teatrale Instabili Vaganti, e organizzato dall’Associazione culturale Panicarte. Giunto alla sua quattordicesima edizione, il Festival, riconosciuto da quest’anno dal Ministero della Cultura, conferma la sua vocazione internazionale e sperimentale, intrecciando linguaggi artistici, culture e comunità in un programma diffuso che abbraccia luoghi suggestivi tra Bologna e l’Appennino: dalle abbazie ai castelli, dalle piazze ai teatri, fino a scenari naturali unici come le Grotte di Labante.
Il tema di questa edizione ruota attorno allo spettatore come protagonista attivo e alla partecipazione come esperienza condivisa, esplorata attraverso tre dimensioni simboliche – memoria, natura e spazio virtuale – che fanno da trait d’union all’intera programmazione. Artisti e compagnie provenienti da Europa e America Latina, porteranno in scena spettacoli, performance site-specific, progetti partecipativi e residenze artistiche, creando un mosaico di esperienze che unisce la ricerca contemporanea alla valorizzazione del territorio.
Il festival si aprirà il 23 agosto nel Parco dell’Abbazia di Monteveglio con Follow the Angel, camminata performativa di Instabili Vaganti, che condurrà il pubblico all’alba e al tramonto lungo i sentieri del parco, trasformando la natura in palcoscenico. A seguire, il 27 agosto, il Teatro Comunale di Savigno ospiterà due importanti voci dal Cile e dal Brasile, capaci di affrontare con danza e teatro i temi della memoria, della resistenza e della trasformazione.
Alle 19.00 Juliana Spinola porterà in scena Say Good Bye To Mr. President, un monologo sulla figura della donna nell’era contemporanea e alle ore 20.30 Karla Vera Diaz presenterà Caravana del Silencio, spettacolo di danze gitane.
Tra gli spazi del Festival una delle novità di quest’anno sarà il The Globe – Performing Space, la sede estiva di Instabili Vaganti, nelle colline dell’Appennino a Valsamoggia, al confine con Vergato e la provincia di Modena (Zocca), realizzata grazie ai fondi FESR e immersa nella natura dell’Appennino. Qui il 30 agosto si alterneranno tre eventi di rilievo: Marco Martinelli drammaturgo e regista del Teatro delle Albe con la lettura spettacolo Farsi Luogo – Varco al Teatro in 101 Movimenti alle ore 19.00, la co-produzione del festival con Instabili Vaganti The Art of Freedom diretta da Anna Dora Dorno e con le coreografie di Elena Copelli alle 20.30. Lo spettacolo esplora il concetto di libertà in tutte le sue forme: libertà di movimento, libertà di espressione, libertà dai confini imposti, ma anche la resistenza artistica di fronte a guerre, regimi e restrizioni politiche. La serata si chiuderà con il concerto Found in Translation del compositore Marco Dalpane alle ore 21.30.
Tra gli spazi storico-artistici abitati dal festival, la Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, che il 31 agosto farà da sfondo alla performance di danza Body-festo di Elena Copelli Project alle 18.30 nel Parco della Rocca; e LUCE, co-produzione tra la Fondazione Rocca dei Bentivoglio e Instabili Vaganti, che andrà in scena alle ore 21.00. Il chiostro della Rocca sarà trasformato dalle video-proiezioni mappate sugli archi, che assieme alla musica del piano e del clavicembalo, suonata magistralmente dal maestro Enrico Bernardi e alle parole poetiche di Pier Paolo Pasolini, interpretate dal performer Nicola Pianzola, porteranno il pubblico in un’atmosfera onirica e immersiva.
Dal 2 al 4 settembre gli eventi si diffonderanno tra il Castello di Guiglia, Castel d’Aiano e le Grotte di Labante, con performance che spaziano dal teatro alla danza fino alla sperimentazione sonora.
Il 2 settembre alle ore 20.30 al Castello di Guiglia si replica lo spettacolo Carovana del Silencio, seguito alle 21.00 da The Art of Freedom.
Per il primo anno il Festival prevede degli appuntamenti a Castel d’Aiano dove il 3 settembre alle 20.30 andrà in scena all’interno della Sala Civica lo spettacolo Sill Life – L’ultima notte di Van Gogh della compagnia A.R.T.I. Ambientato astrattamente nella mente di Vincent Van Gogh, lo spettacolo porta in scena cinque figure femminili della sua vita come ricordi/allucinazioni che raccontano e rivivono i momenti più intensi, non tanto in termini biografici, quanto esistenziali, creativi e distruttivi dell’artista.
Il 4 settembre alle 17.00 un appuntamento per bambini e famiglie nel Parco della Sala Civica con Il Viaggio di Vega del Teatro Nucleo, spettacolo di teatro di figura con un cast tutto al femminile che porterà il giovane pubblico a riflettere sulla storia, le tradizioni e il ruolo della donna nella società. A seguire alle 19.00 – nello straordinario contesto naturalistico delle Grotte di Labante – andrà in scena la performance Chorea Vacui di Teatringestazione; un dispositivo scenico che invita il pubblico a riflettere sulla natura del visibile e dell’invisibile. Lo spettatore viene immerso in un ambiente scenico spoglio, dove suoni e voci creano un’atmosfera suggestiva, stimolando la sua immaginazione e il suo coinvolgimento attivo nella costruzione della visione. Il pubblico è quindi invitato a superare la tradizionale separazione tra soggetto e oggetto, riconoscendosi come parte integrante del processo creativo. La performance si replicherà il 5 settembre alle ore 19.00 nel centro visite San Teodoro a Monteveglio.
Un ruolo centrale sarà dedicato a Utopie Migranti, progetto di Instabili Vaganti, sostenuto dalla Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel mondo, che riunisce giovani artisti di origine emiliano-romagnola provenienti da diversi paesi. Dopo una residenza a The Globe e al Teatro di Savigno, il progetto si aprirà al pubblico il 4 settembre, sempre nello scenario naturale delle Grotte di Labante, a partire dalle ore 18.30, con Micro Utopie studi e micro-azioni in site-specific degli artisti internazionali coinvolti, seguirà una anteprima il 6 settembre alle 20.30 al teatro di Savigno dello spettacolo Utopie Migranti e il 10 settembre alle 20.30 la presentazione finale a Bologna presso l’Oratorio San Filippo Neri.
I progetti partecipativi, tutti ad accesso gratuito, si svolgeranno tutti in Valsamoggia dove saranno realizzati i laboratori che permetteranno al pubblico stesso di essere protagonista attivo dei percorsi performativi.
Dal 6 al 7 settembre, la compagnia spagnola diretta da Mariantònia Oliver condurrà Las Muchas, laboratorio che coinvolgerà donne over 70, che si uniranno alla perfomer per portare in scena l’omonimo spettacolo, che sarà presentato al Teatro Comunale di Savigno, in anteprima il 7 settembre alle ore 20.30, per poi debuttare a Bologna il 9 settembre all’Oratorio San Filippo Neri, sempre alle 20.30. Las Muchas porta in scena un vero e proprio “affresco generazionale” che riflette un’esperienza condivisa di resilienza e presenza delle donne durante il periodo della dittatura spagnola, offrendo, allo stesso tempo, una narrazione intima e politica della femminilità matura.
Dal 5 al 6 settembre, Off Poiesis, workshop aperto a tutta la cittadinanza, diretto dagli artisti di Teatringestazione, esplorerà il rapporto tra corpo e poesia performativa, culminando il 6 settembre alle ore 11.00 con una presentazione collettiva nel centro storico di Bazzano, trasformando la piazza e le strade del centro storico in un palcoscenico urbano.
Gli ultimi giorni del Festival si svolgeranno a Bologna all’Oratorio San Filippo Neri dove saranno andranno in scena gli esiti finali dei percorsi partecipativi e gli spettacoli in site-specific: il 9 settembre Las Muchas alle ore 20.30, il 10 settembre Utopie Migranti alle 20.30, il 12 settembre una serata conclusiva per suggellare un percorso di condivisione e di ricerca tra culture diverse che porterà in scena LUCE, con un adattamento ad hoc del video mapping nello scenario dell’Oratorio e la performance Memory dell’artista curda Negar Hasib – che terrà anche una masterclass sulla voce e il canto l’11 settembre al Museo Civico Medievale di Bologna. Memory intreccia armoniosamente corpo, spazio, suono, oggetti e immagini, fondendo live e video performance in un unico flusso. I testi provengono da culture e lingue diverse (sumero-accadico, curdo, copto-egiziano) e da una lingua originale frutto dell’assidua ricerca vocale sviluppata da Negar Hasib.
Il PerformAzioni International Performing Arts Festival 2025 è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, del Comune di Bologna, del Comune di Valsamoggia, del Comune di Guiglia, della Città Metropolitana di Bologna, nell’ambito di Bologna Estate e della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il festival è realizzato inoltre in collaborazione con Mismaonda, il Museo Civico Medievale di Bologna, il Comune di Castel d’Aiano, la Fondazione Rocca dei Bentivoglio e il Parco Regionale dell’Emilia Orientale.
Info e prenotazioni
Tutti i laboratori saranno gratuiti, gli spettacoli con ingresso a oblazione volontaria o biglietto 5 euro.
Per maggiori informazioni sul programma e per prenotare gli eventi, visitare il sito ufficiale del festival: www.panicarte.com
programma completo: www.panicarte.com/programmma.
Iscrizioni ai laboratori e prenotazioni biglietti info@panicarte.com
https://www.facebook.com/performazioni
https://www.instagram.com/pipaf_festival?igsh=eTRyaW8zbHBxdHU5










