Il capolavoro di Sergio Bonometti al Modus di Verona

La rassegna Ridere fa bene agli addominali del teatro veronese Modus ha presentato in data 23 e 24 maggio il successo di Sergio Bonometti, Ah! Non una parola ma un corpo che parla, con la direzione di Andrea Castelletti.
Date un palco alla profondità del clown e ne farà mistero e leggerezza, stupore e gioia: Bonometti è quel tipo di attore che si fa attraversare completamente dal suo racconto perché esiste realmente e si pone in quel magico equilibrio tra il possibile e l’impossibile, dove essere sollevati da un pallone immenso diventa vero e il pubblico solleva incantato lo sguardo: ecco l’incantesimo, far vedere ciò che non c’è.
La valigia, lo sguardo, non una sola parola, non serve. Si è catapultati nella dimensione onirica clownesca atavica, adulti che riecheggiano il proprio essere bambini e partecipano sul palco accettando il rischio di far rimbalzare una palla invisibile. Non c’è più un tempo preciso, si è completamente affascinati dalle azioni che vengono compiute, un percorso irto di ostacoli, impedimenti talmente assurdi e buffi da diventare esilaranti. Una maestria importante attraversa l’attore che si mostra generoso, persino coraggioso, imprevedibile e quasi scioccante. Tutto è possibile sul palco, e l’essere mimo plasma la realtà nell’attimo presente. Lo spettacolo di Sergio Bonometti si può considerare un’opera d’arte, adatta a tutti coloro che sanno sognare ad occhi aperti, senza strutture, desiderosi di ricevere la chiave universale dell’innocenza e del divertimento nel suo senso più alto.
Silvia Paganini