“Biancaneve deve morire”, il nuovo dark fantasy di Franz Palermo: fino a dove ci si può spingere per amore?

Tutti conosciamo la fiaba di Biancaneve, o per la trasposizione animata della Disney (o altre versioni più recenti) o per la versione scritta dei fratelli Jacob e Wilhelm Grimm nel lontano 1812 (prima edizione). Tuttavia, solo nella settima edizione del 1857 si arriva alla versione attuale, nella quale Biancaneve, dopo la morte della madre, ha come matrigna una donna vanitosa e cattiva, che non accetta di avere rivali in bellezza. Soprattutto dopo che lo specchio magico in suo possesso le dichiara spudoratamente che Biancaneve è più bella di lei. Da lì parte il piano per sbarazzarsi della giovane, e incarica così un cacciatore per liberarsi di lei. Ma, come ben sappiamo, non funzionerà.
“Biancaneve deve morire” contiene tutti gli elementi di cui sopra, ma li ricompone in modo creativo e intrigante, creando una trama sottile e pregna di emozioni pungenti. Già il titolo è accattivante, ha subito attirato la mia attenzione, perché fin da bambina Biancaneve è sempre stata la “buona”, l’eroina che alla fine sposa il principe, alla faccia della strega cattiva che è invidiosa di lei e della sua bellezza. Ma questa volta, in questo romanzo, sarà tutto diverso. Innanzitutto,“Biancaneve deve morire” ha un protagonista maschile, un personaggio che nella fiaba originale è secondario, ovvero il cacciatore, quello che, mosso a pietà, non uccide Biancaneve, ma la lascia nel bosco, da sola, sicuro che qualche animale la attaccherà e compirà la missione che lui non è riuscito a portare a termine. Il cacciatore si chiama Volker Schwarz, un uomo pazzo d’amore per la regina, la bellissima Lieselotte, con cui intrattiene una relazione segreta molto viscerale: per lei farebbe qualsiasi cosa. Tuttavia, anche in questa versione Volker ha deciso di risparmiare la vita alla giovane e innocente Biancaneve, qui degno soprannome di Rosamunde, e per questo è finito in prigione. La sua Lieselotte non sopporta l’idea che ci sia un’altra più bella di lei, e di sicuro per Volker non esiste, ma poco importa il suo punto di vista di plebeo. Abbandonato a se stesso in una lugubre cella, senza speranza di uscirne, un giorno invece, viene misteriosamente liberato e scopre che la sua Lieselotte è morta… Incredulità, sgomento, dolore: il mondo non ha più senso per lui, la rabbia si fa strada nelle sue membra e si precipita nella stanza della sua amata, dove si trova lo specchio magico, quello che Lieselotte consultava compulsivamente, non poteva farne a meno. Lo infrange rabbioso, ma non senza trovare alcun sollievo, anzi. Catapultato in un futuro desolante e malato, gli verrà concessa un’occasione irripetibile: tornare indietro nel tempo e provare a cambiare le cose. A quel punto, per salvare la sua amata Lieselotte, l’unico scopo della sua vita, decide di uccidere Rosamunde: Biancaneve deve morire, e il mondo sarà salvo. Riuscirà nella sua impresa? Potrà davvero impedire l’avverarsi di un futuro oscuro uccidendo Rosamunde?
“Biancaneve deve morire” (2025, pp. 231, Euro 11,99) è il nuovissimo romanzo dark fantasy di Franz Palermo, uscito lo scorso 15 giugno; una storia avvincente fin dalle prime righe e piena di passione. Il protagonista, Volker, scoppia di umanità, non celando mai i suoi istinti e il suo egoismo nel volere agire in nome solo del suo unico amore. E la fedeltà a questo suo amore arriva fino all’estremo. Nel corso degli eventi avrà modo di comprendere di più se stesso, e conseguentemente di rivolgere uno sguardo diverso alla realtà che lo circonda. Le sue scelte sono dettate dal suo unico desiderio d’amore, e forse proprio per quello, nonostante la radice brutalmente egoista, gli porteranno tutte le risposte, anche quelle che non avrebbe mai voluto sapere.
Una lettura mozzafiato, che ha l’unico difetto di finire troppo presto. Ma quando l’amore divampa in modo così devastante, brucia anche più in fretta. E lascia sempre un segno.
L’Autore
Franz Palermo (Matera, 1988) è un romanziere, editor freelance e responsabile fieristico per Acheron Books. Inizia a scrivere fin da bambino. Dal 2020 studia narratologia e adopera principalmente lo stile della scrittura trasparente (o immersiva). Specializzato in fantasy di stampo dark, urban, mitologico, psicologico, ha pubblicato nel 2021 il dark fantasy “Inòmina”, nel 2022 e 2023 la dilogia mitologica “La morte degli Dèi – Il dito sulla corda” e “La morte degli Dèi – La rottura della corda”, nel 2024 “L’uncino di Pan”, che ha vinto il primo posto del Premio Arcimago e, sempre nello stesso anno, “Sinder. Lasciati tentare”, edito da Acheron Books.
Roberta Usardi